CRISI. CSU: SUBITO LA RIFORMA TRIBUTARIA, VIA ‘TASSA ETNICA’ Agenzia Dire-Torre1

CRISI. CSU: SUBITO LA RIFORMA TRIBUTARIA, VIA ‘TASSA ETNICA’ Agenzia Dire-Torre1

SINDACATO DETTA PRIORITA’ PER PROSSIMO ESECUTIVO
La riforma tributaria, che deve essere esecutiva gia’ il prossimo anno e togliere la “grande
discriminazione” della tassa etnica sui frontalieri. E il percorso per la trasparenza e la legalita’, in modo da “dare una ripulita al Paese e rilanciare l’economia sana”. La Centrale
sindacale unitaria detta le priorita’ per il prossimo esecutivo, presentando alla stampa un documento di quattro pagine inviato in questi giorni a tutte le forze politiche. A monte, ricorda il presidente del Consiglio sindacale interregionale e segretario generale aggiunto della Confederazione democratica dei lavoratori sammarinesi, Luca Montanari, rimane la questione dei lavoratori frontalieri, da risolvere attraverso una convenzione ad hoc e bandendo la demagogia.
Il momento che vive la Repubblica, ragiona il vicesegretario della Confederazione sammarinese del lavoro, Gilberto Piermattei, impone “scelte importanti e concertate: la disoccupazione aumenta e molti giovani non riescono a trovare lavoro”. Dunque sono necessarie “soluzioni rapide, consistenti e di progetto”. Occorre uscire dalla black list italiana e attrarre nuovi investimenti, puntando sul territorio e sulle persone che lo abitano. E per
farlo e’ necessario riqualificare turismo e commercio, creare una vera piazza finanziaria e avviare un recupero del patrimonio immobiliare, puntando sull’economia verde.  La riforma tributaria, prosegue Piermattei, resta fondamentale e “occorre ripartire dall’accordo
raggiunto tra governo e sindacati”, in modo tale da arrivare anche all’abolizione dell’articolo 56 della finanziaria, la famigerata tassa etnica. Di uguale importanza la strada verso
trasparenza e legalita’, “senza si rischia il tracollo”. La Csu e’ in attesa dei risultati della cosiddetta commissione Antimafia e sottolinea  che “i collusi vanno allontanati da politica ed
economia”.
   Altro punto nodale e’ rappresentato dall’Europa: il prossimo esecutivo dovra’ decidere la data del referendum per l’adesione o fare partire la trattativa attraverso una legge. Cosi’ come dalle politiche per il lavoro, che devono mettere al centro la persona
e i suoi diritti. Il sindacato propone un turn over mirato tra chi e’ prossimo alla pensione e giovani, puntando su una formazione ad hoc sulle professionalita’ necessarie al Paese nei
prossimi anni. Importante anche il riconoscimento tramite esame delle conoscenze acquisite fuori dalla scuola. Gli altri punti su cui la Csu pone l’accento sono la lotta al lavoro nero, la
sicurezza nei luoghi di lavoro e lo stato sociale, mentre chiede di abbandonare il progetto di privatizzazione dell’Azienda autonoma di Stato per i Servizi. Si tratta, sottolinea il
segretario confederale della Csdl Ivan Toni, di un “documento concreto  e pratico. Mentre e’ in atto il solito teatrino della campagna elettorale noi ragioniamo su cosa serve al Paese”.

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