Comunicato stampa
Gli emendamenti dei Popolari alla legge di bilancio
Cinque anni di politica, di iniziative e di attività tradotti in più di venti emendamenti alla legge di bilancio.
Questa la risposta dei Popolari, sempre nell’ottica della proposta, ad un bilancio asfittico, frutto della crisi di governo e, in quanto tale, privo di ogni ipotesi di sviluppo, ma soprattutto totalmente privo delle risposte necessarie per i problemi urgenti evidenziati in questi mesi.
Qualche buona intenzione, alcune dichiarazioni di intenti, niente altro. Il tutto demandato nelle mani del Congresso di Stato, che sempre più assume il ruolo di principe e sovrano.
Per questo, i Popolari hanno presentato un pacchetto di aggiunte e modificazioni che entrano nello specifico dei problemi.
Ambiente, ecologia e servizi. Sono stati proposti investimenti per potenziare il sistema idrico, ma anche per promuovere campagne sul risparmio non solo in estate. Per introdurre la bollettazione bimestrale. Per incentivare la raccolta differenziata, affinché raggiunga le percentuali indicate dalla EU. Per installare impianti fotovoltaici o pannelli solari sui palazzi pubblici, il centro uffici, le scuole e le grandi utenze private, come centri commerciali e fabbriche. Per incentivare l’uso delle macchine a metano, soprattutto quelle pubbliche.
Turismo e commercio. Sono stati proposti strumenti, anche di ordine fiscale, per recuperare competitività nei confronti della sempre più forte concorrenza esterna.
Famiglia e giovani. In aggiunta agli aiuti per le fasce meno abbienti, sono stati proposti progetti per aiutare le famiglie che devono combattere problemi quali la violenza, il bullismo e ogni forma di intolleranza sociale. Indicata la gratuità totale per presidi medico chirurgici e i parafamarci a favore delle famiglie con meno di 20 mila euro di reddito e famiglie con bambini da zero a 12 anni, con anziani non autosufficienti, portatori di handicap.
Politiche urbanistiche. Nell’ambito del recupero di imposizione inerente all’attività immobiliare è stato indicato di: ridurre l’imposta di registro del 50% sulle transazioni immobiliari che vedono come parti acquirenti soggetti economici ove svolgono la propria attività e la “prima casa”; aumentare del 100% le imposte delle rendite catastali degli immobili non utilizzati e non affittati; aumentare del 100% le imposte di trasferimento dei contratti di leasing aventi per oggetto beni immobili, in modo da normalizzarla rispetto alla compravendita; determinare i valori minimi di trasferimento, ai fini della conseguente imposizione diretta (sulle plus valenze) e di registro.
Molti di questi emendamenti sono stati sottoscritti anche dalle altre forze di opposizione, mentre AN li ha sottoscritti tutti.
Popolari Sammarinesi
San Marino 19 dicembre 2007