Epifanio Troina: ‘Bombe sull’esercito siriano, San Marino si dissoci’

Epifanio Troina: ‘Bombe sull’esercito siriano, San Marino si dissoci’

Sabato scorso gli Stati Uniti d’America hanno bombardato postazioni dell’esercito siriano a Deir Ezzor, uccidendo 90 soldati siriani, ferendone gravemente altri 100, facilitando l’immediata avanzata dell’isis e ponendo fine, di fatto, alla tregua siglata il 9 novembre a Ginevra. Si è trattato di una gravissima violazione, ancor più grave perché la decisione  o “errore” come ha dichiarato Washington, è stata presa all’interno di quella coalizione internazionale  che dopo aver fatto finta di combattere l’isis per anni, ora ne facilita addirittura l’avanzata.

Australia, Danimarca e Regno Unito hanno ammesso di aver partecipato alle operazioni che hanno portato al bombardamento delle postazioni siriane.

Il Vescovo George Abou Khazen, Vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino, riporta all’Agenzia Fides le impressioni prevalenti tra la popolazione che vive nei quartieri centrali della città martire siriana. “Quel raid aereo, che ha ammazzato almeno novanta soldati” rimarca il Vescovo francescano “sembra confermare l’ambiguità delle scelte degli Stati Uniti nello scenario siriano e anche i sospetti di chi dice che gli Stati Uniti hanno creato lo Stato islamico (Daesh) e lo stanno utilizzando. Con tutti gli strumenti e le ‘armi intelligenti’ di cui dispongono, quel raid aereo non può essere stato un incidente, visto che quella caserma non era lì da ieri”.

Il Parlamento siriano ha chiesto ieri che i Parlamenti di tutto il mondo si dissocino dall’azione immorale, illegale e che potrebbe essere foriera di gravissime conseguenze per la pace mondiale: il Consiglio Grande e Generale dovrebbe immediatamente comunicare la propria posizione.

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