Erasmus su La Voce di Romagna San Marino: Le favole metropolitane di Valentini e Capicchioni Erasmus

Erasmus su La Voce di Romagna San Marino: Le favole metropolitane di Valentini e Capicchioni Erasmus

BANCHE & DINTORNI

La Voce di Romagna San Marino

Le favole metropolitane di Valentini e Capicchioni 

Erasmus

Recentemente uno dei tanti imprenditori “furbi”, fuggito dal Titano con i soliti strascichi di buchi, di monofase, dipendenti lasciati senza stipendi e banche in rosso, raccontava ai giornali ed al Governo di programmi e commesse milionarie in Romania nel campo delle energie alternative. Accade infatti che, quando la nave affonda, i comandanti abbiano strane allucinazioni e cerchino di tranquillizzare i passeggeri dicendo che tutto è sotto controllo e che tutto andrà per il meglio. Un po’ quello che sta succedendo ai due nostri Segretari di Stato: Valentini & Capicchioni. 

Ricorderete dell’incontro a Roma, dove i nostri hanno chiesto al Tesoro un prestito di almeno 600.000 che, secondo loro, l’Italia avrebbe concesso al Titano. Sarà il caso di spiegare che il Tesoro non potrà mai fare quell’erogazione milionaria, perché l’Italia è soggetta al Patto di Stabilità europeo e che per finanziare uno Stato extra U.E. è necessario chiederlo prima a Bruxelles. 

Ve lo vedete Renzi, che con tutti i problemi che ha va a chiedere una deroga, per favorire l’ex Professore di matematica ed il quasi pensionato dipendente della P.A.?. Hanno sbagliato indirizzo e Ministero. Se fossero andati da Padoan, avrebbero potuto sperare che una società privata, come Poste Italiane, facesse una sottoscrizione in Bond dello Stato o delle Banche Sammarinesi. 

Un’ altra favola metropolitana che va definitivamente smentita è la storia della firma del protocollo fra la Banca Centrale e La Banca d’Italia.  La Banca d’Italia, ammesso che ne abbia voglia e tempo, non potrà mai firmare il protocollo con la Banca Centrale di un Paese extra UE come San Marino, senza la preventiva autorizzazione della BCE. 

Recentemente l’Istituto di Via XX Settembre ha richiesto a Draghi di autorizzare l’accordo con le Banche Centrali di Cina ed India e quindi sorge il dubbio che quelli di Via del Voltone non abbiano lo stesso “appeal” delle due grandi potenze emergenti in Oriente.
Vi ricordate le sceneggiate di Clarizia e Giannini, sulla firma del protocollo, che prima non serviva e poi serviva e poi si sarebbe firmato domani …

Nel frattempo cosa fa Banca Centrale in piena Disclosure?  Cerca gli aghi nei pagliai con ispezioni a Banche e soggetti vigilati, che in questo momento avrebbero bisogno di lavorare, per cercare di trovare alternative e progettualità ad un emorragia, che porterà la raccolta del Paese ai suoi minimi storici. 

D’altronde cosa fece durante l’ultimo scudo?  Anche allora ispezionava per chiudere poi Banche e Fiduciarie. Amati? Se ci sei batti un colpo. Splendido esempio di una squadra che tira sempre in porta senza accorgersi che il portiere è il loro.

 

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