La Voce di Romagna San Marino (10 novembre 2015)
Punture di spillo. E’ questo il nuovo che avanza? E non ci può essere futuro con una democrazia che uccide ogni attività
Erasmus
Sulla stampa di qualche giorno fa è apparsa la notizia di un documento segreto messo in campo da due esponenti di spicco del partito di Via delle Scalette. Teodoro e Francesco sembrano ancora insieme come già lo furono nell’ottobre 2014 quando si appellarono ai Capitani Reggenti. Da Londra il “laureando” Teodoro ci fa sapere che la lettera esiste ma non è segreta “ma semplici pensieri che ho scritto assieme all’amico Francesco Mussoni”. Non poteva che essere così, una lettera scritta a quattro mani, che però sa davvero di vecchio politichese. Mi sembra di rivedere la DC italiana nella tempesta di Tangentopoli, nella quale sacrificò una storia di grande partito popolare per dar vita a quelle sigle “ccd” “ppi”, guidate dai portaborse dei grandi politici democristiani. Mi sa che a San Marino si voglia ripetere questa storia. Damnatio memoria, per i Podeschi i Gatti, e tutti gli amici di ieri frullati nel maxi processo Mazzini. Poi, invece, i “Verginoni”, loro il nuovo che avanza seduti sulle poltrone delle Segreterie di Stato. Magari cambiare il nome del partito. Nel loro caso CEPU potrebbe essere un’idea. Nel programma: nuove leggi in edizione Bignami ed una bella laurea per tutti quelli che ne faranno domanda … Non una parola sulla necessità di cambiare le regole del gioco e di dar vita a profonde riforme istituzionali cancellando il potere concessorio, le leggi farraginose, copiate malamente o subite dall’Italia, in cambio di qualche croce di Cavaliere o di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Non ci può essere futuro, con una burocrazia che uccide ogni attività, con posti nella pubblica amministrazione ancora creati per aver consensi elettorali, con questi concorsi senza trasparenza, mentre si susseguono attacchi alla Magistratura ispirati dal vecchio potere Democristiano e Cattocomunista, che teme nuove indagini e nuovi arresti. C’è chi da Ministro degli Esteri, ha uscite infelici, con successive esegesi del suo pensiero, mentre il Paese sembra un set del Grande fratello con tutte le reti televisive che intervistano i giornalisti oppure riprendono di nascosto il gioielliere che vuol come sempre vendere “diamanti”. Una volta si faceva leva sulla vanità delle Signore o sul gallismo del vecchio generoso “amico di Famiglia”. mentre oggi si vende la paura della disclosure.