Chi ha paura del censimento?
Dopo aver sentito dichiarare da membri di maggioranza, che verranno tolte 1200 residenze, a seguito del’ormai scaduto censimento, potrebbero sorgere nell’opinione pubblica alcune domande:
Come mai solo ora, visto che l’8 novembre 2013, una delibera retrodatata,che allego a questo articolo, a governo già caduto, di fatto bloccava 1200 nominativi individuati e a rischio residenza?
Non sarà che visto l’imminente voto politico, si è usato il solito sistema clientelare, per interferire sul voto? 1200 voti possono essere 4 consiglieri di un partito grande! Ci ricordiamo vero, che le elezioni son state vinte per meno di 200 voti di differenza?
Ci ricordiamo che del censimento attivato nel 2009, ad oggi siamo ancora senza la diffusione dei dati, nonostante la mole di lavoro spaventosa che ha visto coinvolti numerosi nostri uffici, con grande dispendio di risorse ed energie?
Perché i dati non son stati pubblicati ( nelle parti non sensibili) e usati come ingrediente indispensabile nei vari piani di sviluppo e di spending rewiew?
Non sarà che come spesso è accaduto, nell’ubriacatura da governo di alcuni, il fatto di trovarsi inaspettatamente al voto anticipato, senza aver potuto preparare il terreno, si siano usati mezzi e mezzucci di ogni tipo, come la delibera sopracitata?
Sarebbe interessante che si indagasse in merito, che venissero fuori notizie come questa ed altre, che son sulla bocca di tutti, ma che raramente trovano spazio nei giornali, sui media!
Sarebbe interessante saper quanto ci è cosato tutto questo, chi ne ha giovato e perché, anche se nel frattempo I protetti sono dunque salvi e il censimento non vale niente, le elezioni paiono falsate, e purtroppo per tutti, molti problemi sono ancora irrisolti.
Erik Casali, Partito Socialista
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