Ettore Livini (la Repubblica, Affari e Finanza) affronta in un lungo articolo (‘Caccia grossa al tesoro dei ‘paradisi’, un forziere da 7.300 miliardi’) la questione dei paesi con segreto bancario , come la Repubblica di San Marino, finiti nel bersaglio degli Stati più importanti, su sollecitazione, soprattutto, di Francia e Germania.
In un passo dell’articolo si legge: ‘la paura di sanzioni (una copia provvisoria della lista nera che l’Ocse varerà … comprendeva pure Svizzera, Austria, San Marino e altri 30 paesi) ha smosso le acque.‘
Tuttavia Levini riconosce che ‘l’esito di questo delicato braccio di ferro offshore è ancora incerto‘.
Insomma da Livini viene, indirettamente, un’altra conferma che effettivamente in quella
lista provvisoria San Marino c’è o c’era.
Lista dalla quale San Marino potrebbe uscire seguendo l’esempio della Svizzera con provvedimenti da prendere con la massima urgenza oppure chiudendo le varie trattative con l’Italia entro marzo
di modo che l’Italia stessa il 2 aprile chieda al G20 l’esclusione di San Marino dalla black list.