EuroPopolari Sammarinesi rompono con Nuovo Partito Socialista

EuroPopolari Sammarinesi rompono con Nuovo Partito Socialista

L’Esecutivo degli EuroPopolari per San Marino, riunito nella serata del 17 marzo 2008, prende atto dei risultati del referendum ed esprime soddisfazione per la decisione del corpo elettorale di rigettare tutti i quesiti referendari. La consideriamo una scelta responsabile, tesa a verificare gli effetti delle riforme recentemente approvate (mercato del lavoro e elettorale) e a difendere la concertazione come modalità contrattuale.

L’Esecutivo degli EuroPopolari per San Marino ritiene significativa la scelta delle forze di opposizione di indicare posizioni diverse ai cittadini o di non indicare alcuna scelta, e si riserva una valutazione più approfondita sulla loro valenza politica, sia nell’ottica della nuova legge elettorale che della coesione necessaria per affrontare con efficacia i problemi del Paese. Consideriamo l’occupazione, la formazione e le modalità d’ingresso nel mondo del lavoro un aspetto importante dell’organizzazione del mercato del lavoro e della società.
L’Esecutivo degli EuroPopolari per San Marino rigetta con forza le accuse formulate alla dignità dei giovani Consilieri EuroPopolari, considerati dal Vice Segretario del Nuovo Partito Socialista come “spingibottone”, “succubi del P.S.D. e di capibastone”, “di sistemare i propri aderenti grazie alla Commissione Urbanistica”, “del Reggente che si è macchiato della vergogna di mandare a votare i cittadini il 3 agosto2003”, “gonzi” e tante altre accuse gratuite per concludere con la necessità di “MANDARLI A CASA”.

L’Esecutivo degli EuroPopolari per San Marino è sdegnato per un attacco ingiustificato che svilisce la propria dignità. In modo particolare nella Commissione Urbanistica tutti i progetti agli onori delle cronache, non sono stati approvati anche grazie al consigliere degli EuroPopolari per San Marino. Ci sembra doveroso fare presente ciò alla pubblica opinione poiché le affermazioni del Vice Segretario del Nuovo Partito Socialista sono prive di ogni fondamento. In merito alla vergogna del 3 agosto 2003, per assurdo si può considerare che quella scelta fu migliore, in quanto in quella tornata un quesito analogo riscontrò riscontro 1200 voti favorevoli in più.
L’Esecutivo degli EuroPopolari ha l’obbligo di considerare che questo attacco basso e vile, non smentito, comporti l’interruzione del Tavolo di Confronto Permanente con il Nuovo Partito Socialista.

L’Esecutivo degli EuroPopolari precisa e ribadisce che il Partito degli E.P.S. si è sempre astenuto dall’esprimere giudizi irrispettosi nei confronti di chicchessia, quindi anche del Nuovo Partito Socialista e di ogni suo aderente, perché non pensiamo di essere i depositari della verità, ma solo impegnati a lavorare e proporre idee e progetti per il bene del nostro Paese.

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