Mario Fantini, anche nella lettera inviata il 24 maggio scorso a Piero Grasso, capo della Procura nazionale antimafia (in parte pubblicata – e commentata – da Roberto Galullo di IlSole24Ore) ribadisce in sostanza la linea difensiva da sempre da lui tenuta nella indagine Varano, in cui è stato coinvolto.
Si legge infatti in un passo di detta lettera: ‘la Procura di Forlì muove accuse alla dirigenza di Carisp e Delta ostentando grande sicurezza e una assoluta assenza di dubbi circa i reati contestati, senza tenere conto che il reato stesso nasce da
mere interpretazioni di norme e di fatti, fra l’altro difformi da quelle ritenute corrette dalle stesse autorità di vigilanza italiane per anni.
Ne è una spia significativa la terminologia usata dall’accusa, che mette in luce una ripetitività ossessiva in contrapposizione alla gracilità e discutibilità dei contenuti ‘
Il passo richiama una dichiarazione del difensore di Fantini, Avv. Guido Magnisi, e pure certe affermazioni del Governatore della Banca d’Italia,
Mario Draghi, in una audizione sulle norme antiriciclaggio.