Le farmacie online, come evidenziato dai dati del provider Iqvia, uno dei principali punti di riferimento quando si parla di numeri nel mondo della sanità e della salute, si sono affacciate al 2024, il loro decimo anno di vita nel nostro Paese, con un aumento del 20,3% del fatturato rispetto all’anno precedente e con il raggiungimento di un giro d’affari di 913 milioni di euro.
Anche per quanto riguarda il numero delle confezioni vendute è stato possibile apprezzare un aumento, con il raggiungimento di una mole di 79 milioni di pezzi.
Nonostante i dati siano ancora inferiori rispetto a quelli delle farmacie fisiche – il parere del farmacista è considerato ancora un punto di riferimento molto autorevole – i numeri sono a dir poco interessanti.
Nulla di strano se si pensa che, archiviata la pandemia e l’impossibilità di recarsi presso la farmacia fisica di fiducia, le e-farmacie hanno continuato a conquistare l’utenza per via della convenienza dei prodotti – in un periodo di crisi come quello che il Paese sta attraversando, permettono di apprezzare una riduzione anche pari al 30% rispetto al prezzo del punto vendita fisico – e per la possibilità di acquistare in totale privacy.
Accanto ai numeri in crescita, però, ci sono diverse criticità da affrontare. Il mercato delle farmacie online in Italia, dominato da grandi catene – Dr. Max, online shop di farmacia, è una delle più importanti e un nome famoso anche per la presenza di diversi punti vendita fisici dislocati sul territorio – deve infatti recuperare terreno per raggiungere i numeri degli altri Paesi del mondo.
Bisogna considerare il fatto che, rispetto al contesto internazionale, la possibilità, per le farmacie e le parafarmacie italiane, di vendere in rete alcuni dei loro prodotti è relativamente recente.
Colossi come DocMorris, dopo anni all’insegna dei numeri negativi per quanto riguarda il margine operativo lordo, prospettano, per il 2024, o un pareggio di bilancio o una crescita.
Le difficoltà per i piccoli operatori
A fronte dei già menzionati alti numeri delle grandi catene, alcune delle quali sono dei veri e propri colossi internazionali, si ha a che fare con grandi difficoltà per i piccoli operatori.
Molti di essi, pur avendo ottenuto, di fatto, le autorizzazioni legali per vendere in rete, sono inattivi.
Essenziale è avere alla base una strategia nonché un piano di crescita ambizioso che, in Italia, si fonda soprattutto sulla presenza di punti vendita fisici che presidiano il territorio.
Come già detto, infatti, pur con tutto il progresso tecnologico che ha investito le nostre vite, chiedere consigli di salute al farmacista rimane uno step imprescindibile quando si parla di salute e benessere.
Nell’ottica di raggiungimento di numeri positivi e di una crescita costante, si parla anche dell’importanza, per i piccoli e-commerce, di puntare non solo sulla vendita, ma soprattutto sui servizi.
Essenziale è anche lavorare su aspetti come l’aumento dell’assortimento, senza mai dimenticare le offerte, il principale motivo per cui, ormai da un paio d’anni, gli utenti si rivolgono al canale online.
I numeri dell’e-commerce Health & Pharma in Italia
Le farmacie online fanno parte della globalità che è l’e-commerce Health & Pharma in Italia, un mondo che comprende anche i retailer generalisti. Come evidenziato dall’Osservatorio Netcomm, si parla di 33 milioni di acquirenti.
Tra questi, circa il 68,5% – più o meno 22 milioni di utenti – hanno acquistato almeno un prodotto da novembre 2022 a novembre 2023.
Rispetto al 2019, la crescita è stata notevole. Cinque anni fa, infatti, gli acquirenti abituali di prodotti Health & Pharma online erano 9,7 milioni. Se si pensa ai 22,6 milioni del 2023, si ha a che fare con una vera e propria crescita esponenziale.