Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Nicola Selva.
Recentemente sono stati presentati diversi progetti di riqualificazione e valorizzazione per il castello di Città, tra cui quello di ristrutturazione del Teatro Turismo. Spero sinceramente che i recenti interventi non siano solo un modo per attirare attenzione durante le elezioni, come sempre accade. Ho vissuto molti anni in Città e mi amareggia vedere che, nonostante gli sforzi della Giunta, troppo spesso si è mostrato poco interesse per le sue problematiche. Credo fermamente che sia fondamentale investire maggiormente nelle risorse del castello per restituire dignità alla nostra città, che vanta il titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO e rappresenta la capitale della nostra amata Repubblica.
È innegabile che il Castello abbia sofferto di una trascuratezza negli anni, un destino triste che si è manifestato soprattutto dopo la sciagurata chiusura della scuola elementare. Questo ha confermato e avviato un periodo di abbandono in alcune zone del castello. I lavori in corso apparentemente infiniti, la gestione dei rifiuti non è adeguata per un centro turistico (spesso alcune zone versano in uno orribile stato). Le attività commerciali hanno sofferto a causa della crisi e dell’assenza di un sostegno adeguato; molte hanno già chiuso i battenti, mentre altre rischiano di farlo. I cittadini soffrono la mancanza di parcheggi e a volte le multe implacabili aggravano ulteriormente la situazione. La condotta sanitaria è resa inaccessibile per gli anziani, creando non poche difficoltà. Gli appartamenti in affitto sono ormai introvabili e a costi altissimi.
Le cose da fare sono tante e bisognerebbe partire dalle emergenze risolvibili in tempi stretti come quello dei lavori pubblici. Un territorio complesso come quello di Città lo si governa verso trasformazioni importanti solo con un Piano condiviso dagli attori istituzionali, economici e sociali per garantire un ambiente accessibile e accogliente per tutti, compresi gli anziani.
Vorrei dire ai cittadini: “Tornate in centro”. Ma bisogna essere in grado di offrire qualcosa
Nicola Selva