Federico Pedini Amati: “Lo Stato di San Marino è e rimarrà autonomo”

Federico Pedini Amati: “Lo Stato di San Marino è e rimarrà autonomo”

La seduta di ieri pomeriggio del Consiglio Grande e Generale si è aperta con il Comma 6 “Riferimento del Congresso di Stato in merito agli incontri istituzionali tenutisi a Roma con gli esponenti del governo della Repubblica Italiana e successivo dibattito”.

Il primo a prendere la parola, riporta San Marino News Agency nel proprio dossier sui lavori consiliari di ieri pomeriggio, è stato il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, che ha inizialmente detto: “Era da tempo che non si tornava ad avere un rapporto strutturato con l’Italia su vari livelli”.
Beccari ha ripercorso anzitutto la storia dei legami con l’Italia e dei fattori che in passato hanno portato alla loro incrinatura: “Non è difficile dimenticare che soltanto 10 anni fa parlavamo di un rapporto con l’Italia caratterizzato da grandi conflittualità, l’esterovestizione, le misure italiane contro le residenze all’estero di imprenditori, i contenziosi tributari, il costo economico nella riconversione verso gli standard internazionali”.
Ha poi chiarito che gli incontri bilaterali di Roma non rappresentano “un’azione estemporanea; non è qualcosa che nasce e finisce, ma parte da lontano e vuole arrivare lontano”. L’obiettivo è quello di garantire “una continuità”.
E ancora: “Non esistono più criticità sul piano fiscale tra San Marino e Italia. C’è la volontà italiana di supportare San Marino nel percorso di associazione, non come Paese sponsor ma come Paese partner. Si è ricominciato a parlare di lavoro sulle infrastrutture comuni, di aeroporto, viabilità, temi legati all’energia. Siamo consapevoli – ha concluso Beccari -. che c’è ancora tanta strada da fare. Non è un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza”.

Il segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, ha fatto il punto sull’incontro in materia di giustizia con il ministro italiano Cartabia: “Si è affrontata l’ipotesi dell’introduzione dei braccialetti elettronici. Per dare piena attuazione al principio rieducativo è necessario pensare a nuovi modi per la gestione della misura di contenimento. Bisogna tenere conto delle ridotte dimensioni del nostro carcere, in grado di accogliere solo 11 persone. L’incontro è terminato con la firma dell’accordo in materia di sequestri e confische: questa è la dimostrazione di una rinnovata intesa”.

“Con il ministro Orlando – ha spiegato in Aula il segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini – abbiamo approfondito soprattutto la parte del lavoro frontaliero: fattore importante per la nostra economia, ad oggi siamo a un numero di 7mila frontalieri. Lavoreremo su un protocollo. Lavoreremo con l’Italia al fianco per poter capire se, nel passaggio intermedio dell’Accordo di associazione, potremo accedere a finanziamenti di carattere internazionale per le tutele dei lavoratori”. Quindi ha aggiunto: “Dovremo dimostrare di mantenere una concentrazione altissima per proseguire con quella credibilità che abbiamo ricostruito e riconquistato”.

In materia finanziaria, ha riferito il segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, “abbiamo firmato lo scambio di lettere che darà vita ai due decreti che permetteranno di attivare il processo sulla fatturazione elettronica tra due Stati, in questo siamo dei precursori. Abbiamo ragionato di vari temi, ma il più significativo anche in prospettiva di Accordo di associazione è stato quello di riaprire una tematica importante sulla vigilanza bancaria”.

Diversi gli argomenti toccati dal segretario di Stato per l’Industria, Fabio Righi. Al centro dei rapporti con l’Italia “il settore della cyber security, il settore della qualità, il ‘made in San Marino’, gli accordi sottoscritti per la formazione di un ente di accreditamento e l’allineamento agli standard internazionali, il tracciamento dei prodotti, elevare la qualità dei soggetti che operano in un contesto economico e in un perimetro di sicurezza”. 

“Differentemente dal governo precedente, questo governo crede fortemente nel rapporto con l’Italia”, ha puntualizzato Alessandro Cardelli (Pdcs) nell’ambito del dibattito.

“Non voglio sminuire il risultato della visita ufficiale fatta a Roma”, ha affermato Nicola Renzi (Rf), il quale poi ha domandato: “Questo governo ha in mente di dare applicazione ai tavoli tecnici previsti dalla convenzione vigente o vogliono ritrattare quella convinzione?”.

“Rapporto con l’Italia non può prescindere da scelte strategiche in riferimento all’altro grande vicino, l’Unione europea”, ha osservato Giovanni Maria Zonzini (Rete).

“Le buone intenzioni dipendono non solo dalla collaborazione dei governi ma anche dalla collaborazione delle amministrazioni”, ha rimarcato Pasquale Valentini (Pdcs).

Giuseppe Maria Morganti (Libera) ha puntato il dito contro il Memorandum di Intesa sulla “collaborazione rafforzata”, che metterebbe in discussione “la nostra politica di neutralità attiva: “Il 26 di maggio è stato sottoscritto un accordo senza che noi ne fossimo minimamente informati. La cosa più preziosa per San Marino è stata definita con un accordo sottoscritto nel mese di maggio. È una cosa inconcepibile”.

“Non si possono dire simili storture, consigliere Morganti. Lo Stato di San Marino è e rimarrà autonomo”, ha infine replicato il segretario di Stato per il Turismo, Federico Pedini Amati.

 

Clicca qui per leggere il testo integrale del report sui lavori consiliari di ieri pomeriggio

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