Festa di Tesseramento

Festa di Tesseramento

Oltre 700 persone anche ieri sera(20 febbraio) alla tradizionale Festa del Tesseramento 2009 che il P.D.C.S. ha organizzato al WTC di Dogana. Ancora una volta un’occasione per testimoniare la natura popolare del PDCS e la sua capacità di rappresentare gran parte della società sammarinese. Ma anche un momento privilegiato per puntualizzare la sua azione politica in questo inizio di legislatura così denso di problemi e di aspettative. E’ stato questo il senso dell’intervento del Segretario politico Pasquale Valentini che ha preceduto il consueto momento danzante: “ L’ultima volta che ho preso la parola proprio in questo luogo – ha detto Valentini – era il 12 novembre scorso, a tre giorni dalla vittoria elettorale del Patto per San Marino. La soddisfazione di quel momento era tanta ma ancora piena di incertezza per quello che avrebbe significato l’esperienza di governo. Oggi la soddisfazione è ancora più grande, perché nonostante le difficoltà che abbiamo trovato, più grandi delle previsioni, sono evidenti i segnali di un’inversione di marcia e ora è più chiaro cosa occorre fare. Primo obiettivo – ha ribadito il segretario del PDCS – è naturalmente garantire l’operatività del nostro sistema bancario… Dai risultati che stanno arrivando, sembra che si stia uscendo dall’emergenza. Non abbassiamo la guardia, ma possiamo respirare in vista di quello che ci aspetta. Questo – ha aggiunto Valentini – unito alla crisi internazionale, obbliga a ripensare allo sviluppo di San Marino… E’ un tempo che ci è dato per impostare il futuro, far crescere l’economia reale e combattere tutti gli elementi distorsivi…
L’altra priorità – ha sottolineato Valentini – è tutelare le fasce più deboli con interventi mirati, come quelli previsti nell’ambito degli ammortizzatori sociali… La condizione perché tutto questo sia possibile – ha concluso Valentini – è la stabilità politica, perché c’è bisogno di costruire e non di litigare. In questo senso quello che abbiamo iniziato con la coalizione richiede approfondimenti e passi in avanti. Tutto questo non deve avvenire a scapito delle esperienze che abbiamo alle spalle, ma basandosi su queste. Non penso a cambiamenti che facciano leva sull’azzeramento delle identità e dei percorsi: per costruire c’è bisogno di qualcosa di solido su cui poggiare”.

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