RINVIATO ODG PER FMI. VALENTINI: “FARA’ EMERGERE REDDITI”
Termina il dibattito della riforma tributaria, che contiene anche la proposta di introdurre il reato di evasione fiscale, ma la Commissione finanze si prende una pausa di riflessione pasquale. E’ rinviata cosi’ alla prossima settimana, quando giovedi’ i commissari si riuniranno di nuovo, la presentazione di un ordine condiviso che detti gli impegni del Titano da presentare allo Spring Meeting dell’Fmi. Cosi’ come rinviato e’ l’esame dei 151 articoli della riforma. Nella
giornata di oggi e’ stata quindi discussa la scaletta dei lavori con l’obiettivo di giungere al voto del testo prima dell’appuntamento del 22 aprile a Washington con il Fondo monetario internazionale. Ma soprattutto, si e’ iniziato ad affrontare i punti salienti dell’articolato su cui i diversi gruppi hanno gia’ delineato le proprie posizioni.
I piu’ critici restano i commissari di Sinistra unita. Per Vanessa Muratori dalla riforma “l’equita’ e’ assente” perche’ “i dipendenti sono gli unici a pagare le aliquote dovute” che restano “le piu’ alte”. Il capogruppo Ivan Foschi punta il dito contro la “troppa enfasi” data all’introduzione del reato di evasione fiscale. La soglia di applicazione e’ ritenuta “troppo alta e restera’ teorica”. Su questo aspetto, il provvedimento e’ “dimezzato, inefficace- manda a dire- e creera’ problemi con l’Italia”. Anche dal Psrs, Federico Pedini Amati, lamenta la carenza di equita’ e assicura la presentazione di emendamenti correttivi. “Con la riforma- lamenta- sui redditi piu’ elevati c’e’ un abbattimento di 15 punti percentuali dell’imposta”. Pedini ribadisce la validita’ della proposta di legge all’ordine del giorno sul quoziente famigliare, firmata Psrs, perche’
“garantisce una maggior equita’ e tutela delle famiglie piu’ numerosi”.
Dall’Upr, Pier Marino Mularoni assicura il contributo responsabile: “Noi ci stiamo, ma servono
impegni precisi”. Il collega Nicola Selva lamenta la mancanza di un progetto economico di sviluppo. “Dove troviamo- chiede- le risorse per riequilibrare il bilancio?”.
Apertura anche da parte del Psd. Per Stefano Macina, il progetto di legge “affronta in maniera appropriata alcune situazioni e fa la scelta di non aumentare le imposte”. Ma ci sono punti da migliorare: la funzione dell’ufficio tributario e della magistratura, l’intervento della Smac e le deducibilita’. Il segretario di Stato per le Finanze richiama i commissari piu’ critici a “una visione realistica dei dati”.
Lo sforzo del progetto di legge, replica, e’ teso a “far emergere fasce di non contribuzione a non avere una differenza cosi’ evidente tra quanto dichiarato e la contribuzione”. Sul
fronte dell’equita’ “pensare di avere una bacchetta magica sarebbe una presunzione- prosegue- ma lo sforzo e’ proprio quello di andare in questa direzione”. Al consigliere Muratori
suggerisce di rivedere le aliquote. Mentre rispetto alle critiche sull’evasione fiscale difende la gradualita’: “E’ giusta, altrimenti ci sarebbe una concezione criminosa di qualsiasi infrazione, in buona e cattiva fede”.
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