FISCO. PIU’ VOTI CHE PRESENTI, BARTOLETTI: MAI ACCADUTO Agenzia Dire-Torre1

COMMISSIONE FINANZE PROSEGUE ESAME RIFORMA
Non e’ una questione di pianisti, ma
di “avere votato al posto di un consigliere assente in tutta la
seduta, approfittando di una svista del personale addetto alla
sala”. E “una cosa simile non e’ mai successa”. Un parlamentare
“ha commesso una scorrettezza”.
   Continua l’esame in commissione Finanze della riforma
tributaria, che dovrebbe terminare nella tarda nottata. Ma tra
articoli e modifiche concordate al testo, tiene ancora banco la
questione dell’emendamento dell’Unione per la Repubblica che
lunedi’ in seduta notturna ha ricevuto piu’ voti dei presenti in
Aula. Cosi’ il presidente di commissione, Federico Bartoletti,
oggi, in una nota, ribadisce i motivi della decisione di non
avere annullato il voto. “E’ stato proclamato, il modulo
sottoscritto e tutta la seduta registrata”. E aggiunge: “Vista
l’indecenza dell’accaduto ho cercato una soluzione con l’ausilio
della Segreteria istituzionale e degli altri uffici dello Stato,
ma non ho ritenuto possibile procedere diversamente”.
Bartoletti poi ricorda l’atmosfera
di ieri in Aula, “molto tesa” e di avere dato parola al
consigliere di Sinistra unita, Ivan Foschi, “perche’ pensavo
desiderasse riferire sulla propria assenza del giorno prima,
mentre ha espresso tutt’altre considerazioni completamente fuori
luogo perche’ non c’era niente da chiarire o da comprendere
nell’accaduto”.
   Nessun pianista in Aula, dunque, ma “un consigliere che ha
commesso una scorrettezza, mai commessa ed inaspettata, tant’e’
che mi e’ stata necessaria un’ora di confronto con gli addetti
per comprendere tutto”. L’auspicio, termina la nota, e’ “che il
sottoscritto in seguito debba riferire solo dell’importantissimo
provvedimento che stiamo esaminando, necessario da decine di
anni, e non di queste situazioni imbarazzanti che fortunatamente
non hanno influito nel merito”.