FISCO. RIFORMA IN VOLO VERSO WASHINGTON Agenzia Dire-Torre1

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OK COMMISSIONE A TESTO, VALENTINI RINGRAZIA. UPR-SU: “NON EQUA”
La riforma tributaria e’ appena approvata dalla commissione Finanze e tra sole due ore il
segretario di Stato per le Finanze deve prepararsi alla trasferta per Washington. Sono passate da poco le due e mezza di ieri notte quando i commissari, dopo tre giorni di esame dell’articolato, licenziano il testo pronto per l’ultimo step consiliare: 10 i voti a favore, sei i contrari e due astenuti.
I relatori designati del provvedimento per la seconda lettura sono Angela Venturini, per il Patto, e Pier Marino Mularoni per l’opposizione.
Il presidente della Commissione, Federico Bartoletti, in conclusione riassume cosi’ la tre giorni di lavoro intenso: “Abbiamo quasi riformulato 45 articoli legati a emendamenti e richieste dell’opposizione, il 90% sono circa del Psd, due dell’Upr e due di Su”. Un lavoro che “ritengo buono- prosegue- e ci consente di portare responsabilmente a compimento un percorso
che ci ha occupati per cinque sedute”. Ringraziamenti ai commissari da parte del segretario di Stato Valentini perche’ oggi porta in dote all’Fmi l’ordine del giorno condiviso a inizio
sessione e la riforma approvata. Due elementi aggiuntivi per dimostrare che “stiamo cambiando il Paese secondo un criterio di maggiore integrazione nel contesto internazionale”.
Meno entusiaste le voci dell’opposizione, ad esclusione del Psd, i cui commissari in
dichiarazione di voto non intervengono.Per Pier Marino Mularoni, Upr, nonostante il clima che si e’ creato in Aula  dopo l’odg votato all’unanimita’, “questa e’ stata un’occasione persa”.
All’Upr la riforma non piace perche’ “cosi’ formulata non raggiunge gli obiettivi sbandierati di equita’ e di maggiore introito per le casse dello Stato”. Non e’ piaciuto nemmeno il
modo in cui e’ stata messa a punto: “E’ una legge un po’ confusionaria- spiega- dopo l’elaborazione, le interruzioni e tutti gli emendamenti, devo ammettere che ho le idee un po’
confuse”. Insomma, l’Unione dichiara voto contrario cosi’ come Sinistra unita. Data l’ora tarda, il capogruppo Ivan Foschi promette di sviluppare le sue considerazioni a riguardo in
Consiglio. Mentre Federico Pedini Amati del Psrs da un lato approva il clima di lavoro “propositivo” che si e’ sviluppato in commissione, dall’altro lamenta la mancanza di percezione dei possibili effetti della riforma sul sistema fiscale sammarinese.
Di tutt’altra visione Marco Gatti, segretario del Pdcs, per cui “gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti, in primis quello di equita’”. Elenca quindi i punti piu’ importanti della riforma: l’abolizione della cosi’ detta tassa etnica, i “passi in avanti enormi sul reato di evasione rispetto alle normative internazionali”, il recupero della base del gettito, la ristrutturazione e il potenziamento dell’ufficio tributario.

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