Fondazione San Marino 2020: Stati Uniti d’Europa

Fondazione San Marino 2020: Stati Uniti d’Europa

“La Fondazione San Marino 2020, in riferimento alla imminente discussione in seno al
Collegio dei Garanti sull’ammissibilità del quesito referendario sulla richiesta di adesione
all’UE, intende nuovamente richiamare l’attenzione della cittadinanza sammarinese su uno dei
temi che ha contraddistinto in questi anni la propria attività ed alcune delle sue iniziative
pubbliche. Considerato il momento travagliato che sta attraversando l’Unione Europea, una
analisi superficiale porterebbe facilmente a concludere che San Marino non debba perdere
tempo su un progetto ormai fallito, né a discutere con Bruxelles su condizioni o ipotesi di
adesione ad una Comunità che rischia di disciogliersi. Esistono, tuttavia, una serie di elementi
sempre più precisi, di indicazioni sempre più nitide che inducono a pensare esattamente il
contrario. Il coro di persone autorevoli che a gran voce chiede la nascita degli Stati Uniti
d’Europa ogni giorno vede aumentare i propri aderenti. Gli ulrtimi di questa lunga serie sono
Giorgio Squinzi, Presidente della Confindustria italiana, Parisot e Keber, suoi omologhi
francese e tedesco, i quali all’unisono, al convegno recentemente organizzato a Palazzo
Giustiniani dal Vice Presidente del Senato italiano, Emma Bonino, hanno affermato che
l’unica via di uscita dalla crisi é la creazione di un’Europa federale ancorata sull’unione
bancaria, di bilancio, sull’armonizzazione delle politiche fiscali, su un maggiore
coordinamento delle politiche sociali e sulla liberalizzazione del mercato del lavoro. In una
parola, ancora più convergenza sulle regole comuni per scongiurare il fallimento dell’Euro il
cui ipotetico scenario farebbe crollare il PIL dei 4 principali Paesi (Germania, Francia, Italia,
Spagna) tra il 25% ed il 50 %, creando tra i 6 ed i 9 milioni di disoccupati. La Fondazione
crede che alla fine la ragione prevarrà sulla tattica e che, nonostante non si tratti di un
percorso in discesa realizzabile in tempi brevi, l’Europa imboccherà la strada della
convergenza auspicata dai tre leader sopra citati. Questo assunto allontanerà ed isolerà ancora
di più i paesi terzi come San Marino che stando fuori saranno costretti a recepire sempre
maggiori regole, omogeneizzare sempre di più la propria normativa interna e non solo per il
settore bancario, senza però poter beneficiare dei vantaggi dell’essere parte della comunità.

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