Si precisano i sospetti sulla modalità di privatizzazione della Centrale del Latte. Dapprima sono stati selezionati 4 concorrenti poi divenuti 2 infine uno solo: Titancoop-La Sociale.
A sollevare dubbi non è stato tanto il fatto che Titancoop e La Sociale siano partiti per la gara di aggiudicazione su biciclette diverse e poi durante la corsa abbiano optato per il tandem. A mettere in allarme soprattutto
Sinistra Unita
è stata la constatazione che dietro Titancoop-La Sociale c’era una lunga lista di aziende dell’Italia del Nord operanti nel settore lattiero caseario.
Nella conferenza stampa della Democrazia Cristiana che ha avuto luogo ieri per denunciare l’immobilismo del governo di fronte all’inchiesta Re Nero, è emerso il sospetto che queste aziende italiane potessero adoperare San Marino per risolvere dei problemi relativi alle quote latte soggette a normativa della Unione Europea.
In sostanza Su, che con Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare e Democratici di Centro fa parte della maggioranza che sorregge il governo attuale, potrebbe aver evitato alla Repubblica di San Marino l’ennesimo scandalo che, visto i tempi, si sarebbe potuto chiamare ‘Latte Nero’.
Di certo hanno contribuito a bloccare l’assegnazione della Centrale del Latte secondo la proposta di Marino Riccardi, Segretario di Stato al Territorio, la lettera denuncia di Laura Bernardini e soprattutto l’esposto degli allevatori produttori di latte.