Franca Selvatici di La Repubblica: Firenze, ortopedico evade il fisco. A San Marino conti per 3 milioni

Franca Selvatici di La Repubblica: Firenze, ortopedico evade il fisco. A San Marino conti per 3 milioni

Firenze, ortopedico evade il fisco e i soldi in nero finiscono nei conti dei familiari

La Repubblica (26 maggio2016)

L’Agenzia delle entrate gli contesta di aver nascosto oltre 2 milioni di euro

 Franca Selvatici
26 maggio 2016
 Firenze, ortopedico evade il fisco e i soldi in nero finiscono nei conti dei familiari
Il dottor Fernando Colao non è l’ortopedico più celebre d’Italia e neppure di Firenze. Tuttavia, secondo le accuse, ha guadagnato con la sua attività cifre ingentissime, in gran parte nascoste al fisco grazie all’aiuto dei familiari, di un commercialista e della fedele segretaria, oggi tutti indagati per riciclaggio, mentre il dottore è accusato di essersi sottratto in maniera fraudolenta al pagamento delle imposte sui redditi e di dichiarazione fraudolenta mediante artifici. L’Agenzia delle entrate gli contesta di aver nascosto al fisco oltre 2 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha accertato un tenore di vita molto alto con rari prelievi dai conti correnti. Risultano conti a San Marino per oltre 3 milioni. Il pm Paolo Barlucchi, dopo aver ottenuto per il reato di riciclaggio il sequestro di una villa a Marina di Pietrasanta, di due appartamenti a Firenze, di due immobili a Scandicci, di due Porsche, di una Bmw e di una Mercedes, ha chiesto il rinvio a giudizio del dottore, del padre, della madre, della sorella, della segretaria e del commercialista. L’udienza preliminare è fissata per il 15 settembre.
 L’inchiesta è partita da una segnalazione dell’antiriciclaggio. Fra il 2001 e il 2010 il medico aveva dichiarato redditi medi di 44.600 euro l’anno. Ma il suo tenore di vita faceva ritenere che guadagnasse parecchio di più. La perquisizione è sempre un atto a sorpresa, ma in questo caso lo è stato ancora di più, perché un finanziere ha preso un appuntamento per una visita nel suo studio, e una volta all’interno è riuscito a mettere le mani sull’agenda degli appuntamenti, battendo sul tempo la fedele segretaria. In questo modo gli investigatori hanno potuto prendere contatto con i pazienti, scoprendo che il dottore preferiva essere pagato in contanti o con assegni privi di beneficiario, che poi versava sui conti dei familiari. Le uniche fatture erano quelle delle cliniche nelle quali operava, ma – secondo le accuse – il dottore contraffaceva sia la numerazione che la data.
 Il giorno della perquisizione gli investigatori trovarono nello studio 7.000 euro in contanti. La segretaria era anche  la legale rappresentante della società Immobilmare, proprietaria della villa di Marina di Pietrasanta, acquistata nel 2007 attraverso una fiduciaria di San Marino. Nella sua abitazione la Guardia di Finanza trovò 30 mila euro in contanti. Mentre 70 mila euro in contanti, divisi in fascette da 4.400 ciascuna, furono trovati nel garage del commercialista Stefano Corti, accusato di essere l’architetto del riciclaggio del denaro guadagnato dal medico e nascosto per anni al fisco. 

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