Francesca Busignani USL: regole certe e tutela dei lavoratori onesti

Francesca Busignani USL: regole certe e tutela dei lavoratori onesti

L’U.S.L. ha un obiettivo primario tutelare il mondo del lavoro, vera risorsa della Repubblica di San Marino con i suoi circa 20.000 dipendenti. Penso che le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di Categoria, debbano essere unite nel tutelare i lavoratori e le imprese oneste nella gestione ottimale delle crisi di mercato. Allo stesso tempo occorre proteggere il sistema sociale, condannando le distorsioni e le irregolarità che tendono sempre ad aumentare nei periodi di crisi come il lavoro nero, l’utilizzo inappropriato degli ammortizzatori sociali e tutte quelle situazioni che vedono i lavoratori costretti a continuare a lavorare in ditte che non pagano gli stipendi. A onor del vero, una nuova norma proposta dall’U.S.L. e inserita in sede di ratifica nel “Decreto Mussoni” prevede che i lavoratori non retribuiti per tre mensilità abbiano diritto alle dimissioni per giusta causa e quindi possano usufruire degli ammortizzatori sociali in base ai requisiti maturati. E’ una norma importante, ma non basta. Non è tollerabile che chi lavora, e quindi ha diritto alla retribuzione sia “ostaggio” di quei datori di lavoro che posticipano le retribuzioni di mesi e a volte finiscono per non onorarle. Ci sono ditte che non pagano i dipendenti da più di cinque mensilità e non versano i contributi da oltre due anni e continuano tranquillamente ad operare. Nessun motivo è valido per non pagare il dipendente che presta la sua opera a regola d’arte. Il numero delle assunzioni dovrebbero avvenire anche in base al patrimonio reale dell’azienda che serve a garanzia di un eventuale inadempienza. Purtroppo la situazione s’ingarbuglia ancora di più quando, anche dopo un accordo in Commissione Conciliativa, la parte datoriale continua ad essere inadempiente. A questo punto il lavoratore non ha altra strada che, supportato dall’avvocato del sindacato, di chiedere un sequestro conservativo, un ingiunzione di pagamento e in ultima analisi una richiesta di liquidazione aziendale nella speranza che la ditta abbia ancora abbastanza liquidità o beni per coprire le mensilità non retribuite e il pagamento dei contributi. Tutto questo percorso dura mesi, durante i quali un lavoratore si ritrova spesso senza lavoro; se è fortunato ha accesso alla mobilità ma in ogni caso con la beffa di aver lavorato gratis e col timore di non rivedere più o solo in parte quello che gli spetta di diritto. È giusto tutelare e aiutare le aziende sane e oneste ma è ancor più giusto creare delle leggi o degli automatismi che tutelino realmente e in tempi celeri chi lavora in modo onesto e si trova in queste situazioni. Ci vogliono leggi nuove? Istituiamole. Ci vogliono protocolli operativi diversi? Creiamoli. Non diamo spazio ai furbetti anche in questo ambito poiché questo è deleterio sia moralmente, che materialmente che a livello d’immagine. L’USL chiede a gran voce di poter avere ulteriori e più incisivi strumenti per tutelare tutti i lavoratori, così come siamo adesso abbiamo solo armi spuntate e con quelle, pur impegnandosi al massimo, non si danno risposte concrete nei giusti tempi.
Segretario Industria e Artigianato
Francesca Busignani

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy