Franchi tiratori: quarto partito nel panorama politico di San Marino

Franchi tiratori: quarto partito nel panorama politico di San Marino

I franchi tiratori della maggioranza governativa costituita da Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro si sono presentati, di fatto, nell’ultima seduta consiliare come una forza politica che nel panorama politico degli undici partiti ufficiali andrebbe ad occupare la quarta posizione subito dopo Psd, Pdcs e Ap.
Essi hanno fatto la loro comparsa in maniera dirompente la settimana scorsa su due ordini del giorno aventi per oggetto l’indagine della procura di Forlì su Asset Banca. Una indagine che sta recando un colpo durissimo al sistema bancario e finanziario sammarinese, in un paese il cui sistema economico già sta vacillando per gli attacchi della Guardia di Finanza alle imprese del settore industriale e commerciale.

I fatti sono questi. La maggioranza di governo pur disponendo di 34 consiglieri, su due ordini del giorno così importanti per il paese, non ha avuto per due volte consecutive più di 28 voti a favore. Insomma ci sono stati ben 6 franchi tiratori fra le sue file.
Praticamente i franchi tiratori contano nella maggioranza più di Ddc, ed anche di Su, e quasi quanto Ap.
Eppure nella maggioranza governativa, come per la precedente crisi nella quale i protagonisti erano sostanzialmente gli stessi, si mette in discussione nulla dell’operato del governo né del fatto né del non fatto.
Si arriva addirittura a sostenere l’insostenibile come ad esempio la normalità anzi l’eccellenza dei rapporti fra i governi italiano e sammarinese, definiti ‘ottimi’ nella conferenza tenuta da Fiorenzo Stolfi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Francesca Michelotti, Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, Pier Marino Mularoni, Segretario di Stato al Lavoro, e Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria.
I quattro Segretari di Stato sono arrivati a dichiarare ‘ottimi’ i rapporti fra Italia e San Marino in presenza di uno stato d’assedio quale San Marino non ha mai subito. Questa volta, infatti, non è in ballo come nel 1997 la triangolazione di alcune merci materiali né come nel 1950 il casinò né come nel 1874 l’ospitalità ai renitenti di leva. Questa volta è in ballo, di fatto, la sopravvivenza stessa della Repubblica di San Marino, perché a rischio è la sua intera economia, minata alla base.

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