Nella conferenza stampa indetta dal Governo a seguito della votazione consiliare in cui la maggioranza costituita da Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro non ha avuto, su due importanti votazioni consecutive sullo
scandalo Re Nero,
più di 28 voti a favore pur disponendo sulla carta di 34 consiglieri, si è tornato a parlare di poteri forti che minerebbero la democrazia della Repubblica di San Marino.
In Consiglio insomma oltre agli undici partiti ufficiali ci sarebbe il dodicesimo partito in rappresentanza appunto dei poteri forti. Un partito che conterebbe ben 6 consiglieri: ‘i giuda dei poteri forti’. Cioè sarebbe il quarto partito per consistenza numerica nel panorama politico della Repubblica di San Marino affollato come mai nella sua storia.
Quello dei poteri forti è certo un ‘partito’ in crescita visto che nella precedente crisi i franchi tiratori erano meno della metà rispetto ad oggi. Mario Venturini, Coordinatore di Alleanza Popolare, allora disse che i poteri forti a San Marino ‘hanno in mano il territorio, la finanza e parte dell’Anis, del sindacato e del Tribunale ‘.
Oggi, a proposito di Tribunale, l’avv. Renzo Bonelli sostiene una tesi diversa su L’Informazione di San Marino. Dice papale papale che i poteri forti vanno individuati nel ‘potere politico che mira, secondo una concezione che ben si conosce, ad avere mani libere nei settori gestiti, che sono poi tutti quelli nei quali è possibile operare‘.