Un vistoso cartello è stato posto dai frontalieri all’ingresso dell’Ambasciata d’Italia a San Marino.
E’ di quelli, già esposti ai confini, che invitano i consumatori a non far acquisti nella Repubblica di San Marino.
E’ lì da questa mattina ed ancora non è stato rimosso.
Lo sciopero dei consumi è solo una delle forme di proteste messe in atto dai frontalieri, contro la introduzione della supertassa varata con la finanziaria. Un’altra, meno eclatante, ma di sicuro effetto economico diretto sull’erario pubblico sammarinese, è la sottoscrizione del modulo Ismar 5.
Ancora non si intravede una via d’uscita dalla situazione.
Roma ancora non ha fatto pervenire alcun segnale di apertura di una qualche forma di dialogo. Nemmeno sul piano tecnico.
Il governo sammarinese verso Roma, come se avesse perso ogni barlume di razionalità, continua ad oscillare fra il piagnisteo e la provocazione per la provocazione.