A.M., 19 anni, considerato il capobanda, dei quattro sorpresi a rubare
in un bar di Fiorina,
resta in carcere, con delusione dell’avvocato difensore Gianna Burgagni che sperava nei domiciliari.
Un suo campagno maggiorenne M.T. e altri due minorenni sono invece ai domiciliari.
A.M. ha già tre condanne alle spalle ed un esperimento probatorio in corso che ora quasi certamente gli verrà revocato.
Pare accertato siano stati riscontrati coinvolgimenti dei quattro nella visita a un paio di armerie, nella intrusione nella sede di Democratici di Centro, nella sottrazione di un computer nel poligono di tiro. Soprattutto gli inquirenti indagano su eventuali collegamenti con bande esterne.