Giancarlo Mazzuca, Il Resto del Carlino, Salvare San Marino. La ricetta? Casinò o parchi tecnologici

Giancarlo Mazzuca, Il Resto del Carlino, Salvare San Marino. La ricetta? Casinò o parchi tecnologici

Salvare San Marino. La ricetta? Casinò o parchi tecnologici.
Giancarlo Mazzuca, Parlamentare PdL
Mercati ko dopo l ‘accordo europeo per salvare la Grecia e per evitare che il contagio si diffonda. Tra i Paesi a forte rischio dobbiamo guardare anche in casa nostra nel senso che la tempesta, tocchiamo ferro, potrebbe colpire la Repubblica di San Marino. Il Titano non è ancora un piccolo caso greco, ma la situazione è comunque preoccupante per la crisi e per il giro di vite italiano. Le cifre sono allarmanti: le entrate fiscali della Repubblica sono crollate di circa il 20% nel 2009 e il «trend» non è cambiato nel 2010. Nell’ultimo anno hanno chiuso i battenti quasi 250 aziende, tra recessione mondiale, “black-list” e intoppi vari. Senza contare che il turismo “mordi e fuggi” non funziona più mentre le banche locali (ben 12, un’esagerazione) sono finite nel vortice dello scudo fiscale di Tremonti che ha fatto riemergere in Italia 55 miliardi di euro depositati nei caveaux sammarinesi, quasi la metà della raccolta bancaria (13 miliardi).
Intendiamoci, penso anch‘io che il carducciano Paese della libertà non potesse più essere ricettacolo di tanti furbi e furbetti capaci di trasformare la più antica Repubblica del mondo nel regno dell’evasione fiscale, ma adesso dobbiamo evitare che le conseguenze dell’azione moralizzatrice siano un “boomerang” per tutti. Mi spiego meglio: nel giro di due anni, il numero dei nostri frontalieri, cioè di coloro che ogni giorno si spostano a San Marino per lavorare, è calato di 400 unità, passando da 7.172 a 6.773. C’è, insomma, un’erosione costante dell’occupazione italiana che, con questi chiari di luna, potrebbe diventare inarrestabile anche perchè San Marino, a differenza della Grecia, non fa parte dell’Ue e quindi non può contare sul cordone sanitario europeo.
È giunto il momento di mettere in cantiere alcune proposte comuni per puntellare il Titano. Come, ad esempio, l’idea di creare un parco tecnologico misto San Marino-Italia che favorirebbe la ricerca e sarebbe un valido supporto per le piccole e medie imprese delle regioni del Centro, potendo contare ancora sulle agevolazioni fiscali previste dai Reggenti e sui finanziamenti dell’Ue. Ma si potrebbe recuperare anche il vecchio progetto di aprire un casinò: se nel 1953 l’allora ministro dell’Interno, Mario Scelba, spedì le autoblindo ai confini della Repubblica per bloccare un’analoga iniziativa, oggi dovremmo invece favorire quell’apertura per il semplice motivo che diventerebbe anche un atout in più a vantaggio della costa adriatica. Tanti piani, tante idee: l’importante è fare presto.

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