Giochi del Titano, a proposito della microspia

Giochi del Titano, a proposito della microspia

A seguito delle notizie recentemente apparse sulla stampa locale in riferimento ad una apparecchiatura di video sicurezza installata in un locale della sede della Società, Giochi del Titano S.p.A. tiene a precisare quanto segue: la Società è certa di aver sempre agito nel pieno rispetto della legislazione vigente nella Repubblica di San Marino, soprattutto quando, a salvaguardia del patrimonio aziendale e tenuto conto della delicatezza della propria attività, ha testato un nuovo sistema di video sicurezza volto a sorvegliare esclusivamente l’accesso ad un locale e non anche le postazioni di lavoro dei dipendenti poste all’interno di questo. Giochi del Titano S.p.A. è, altresì certa che nessun controllo in violazione della privacy dei propri dipendenti si è concretizzato all’interno della propria sede e che mai vi è stata una siffatta intenzione da parte della Società.

Ciò posto, Giochi del Titano S.p.A. si riserva l’esperimento di ogni azione legale finalizzata ad accertare la sussistenza di eventuali danni provocati alla propria immagine e soprattutto la messa in pericolo della sicurezza della propria attività.

Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione
della Giochi del Titano S.p.A

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San Marino OGGI

Discussione alla Giochi del Titano. Interviene la gendarmeria

[San Marino OGGI] Scoperta una microcamera semi offuscata nella sala della centrale di sicurezza, alterco tra l’addetto di turno e il responsabile. Un episodio dai contorni ancora poco chiari si è verificato sabato sera alla Giochi del Titano a Rovereta. L’addetto di turno nella stanza che funge da centrale per il settore della sicurezza, ha infatti scoperto all’interno del locale (sembra dietro ad una griglia dell’aria condizionata), una microcamera per delle riprese, semi offuscata. Un rinvenimento che è subito parso strano al personale, che ha immediatamente avvertito il responsabile della sicurezza per avere chiarimenti. A quanto si è appreso, ma il condizionale è al momento d’obbligo, sarebbe stato proprio il responsabile della sicurezza che avrebbe autorizzato il posizionamento della microcamera in quel luogo, giustificandolo come un test di prova. L’intento, infatti, sarebbe stato quello di piazzarne altre poi, in diversi punti del locale, in aggiunta al servizio di videosorveglianza già presente. Il settore della sicurezza interna, dopo che era stato allontanato il precedente direttore generale, è stato per lungo tempo oggetto di problematiche, tanto che alcuni addetti scrissero anche una lettera al consiglio di amministrazione della Giochi del Titano all’indomani della nomina del nuovo responsabile della sicurezza, scelto attraverso la promozione interna del precedente responsabile dell’area bar. Sabato sera, l’addetto alla sicurezza che ha rinvenuto la microcamera accesa e il nuovo responsabile della sicurezza, hanno quindi incominciato una lunga discussione che alla fine ha richiesto la presenza della gendarmeria. Intervenuta sul posto, la pattuglia ha esaminato la microcamera e poi ha raccolto la deposizione delle due persone. Un intervento comunque che è durato un’ora e mezza, dalle 21 e 30 circa, alle 23. L’intervento della gendarmeria avrebbe solo calmato gli animi, ma non il clima di tensione che serpeggia un po’ all’interno della struttura, tanto che ieri si è anche sparsa la voce, al momento non confermata, che dopo la discussione, le persone coinvolte starebbero meditando di sporgere denuncia. Dell’accaduto è già stato informato il direttore, Salvatore Caronia e il presidente del CdA, Ernesto Benedettini, tanto che questa mattina è prevista una riunione proprio per far luce con chiarezza su quanto accaduto. Certo è che dopo la storia della registrazione audio, che valse l’allontanamento del precedente direttore, ora quella della delle videoregistrazioni sembra destinata a creare ulteriori polemiche. Stando infatti alle prime ricostruzioni la microcamera rinvenuta sabato sera, potrebbe essere mimetizzata con facilità. A identificarla sarebbe stata la lucina rossa che emette quando è accesa, ma ad esempio, se venisse posizionata vicino o all’interno dei sensori per il rilevamento del fumo – che già anno delle spie luminose rosse – passerebbe del tutto inosservata. Inserita quindi in una stanza dove sono presenti già delle telecamere di sicurezza, eventuali malintenzionati, farebbero attenzione a quelle e non a quella mimetizzata.

San Marino OGGI

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