Giorgio Felici ha aperto l’11° congresso FLIA-CDLS

Giorgio Felici ha aperto l’11° congresso FLIA-CDLS

Concretezza e responsabilità per uscire dalla crisi

Giorgio Felici ha aperto l’11° congresso FLIA-CDLS
San Marino, 22 gennaio 2009

E’ un forte richiamo alla concretezza quello lanciato da Giorgio Felici dall’undicesimo congresso della Federazione Industria della CDLS, che ha aperto i lavori questa mattina nella sala del Castello di Domagnano.
Concretezza di fronte a una crisi economica arrivata a San Marino come “un colpo micidiale”, che ci impone “un cambiamento di rotta” sul terreno “dell’unità, della determinazione, della competenza e della chiarezza”.
Felici ha sottolineato che il triennio di crescita economica 2005-2007 è oramai alle spalle: “Nell’ultimo semestre del 2008 si è registrata una decisa inversione di tendenza: è aumentata del 30% la cassa integrazione, sono in aumento i licenziamenti, si riducono le disponibilità di posti di lavoro”. Una congiuntura economica difficile, che esige responsabilità da parte di tutti: “La classe politica non può più distrarsi o inseguire interessi particolari e il governo deve passare dai proclami alle cose da fare”.
E in cima alla lista delle “cose da fare”, il segretario uscente della FLIA-CDLS indica la firma dell’accordo di cooperazione economica con l’Italia, con la questione della doppia tassazione dei frontalieri in primo piano, e la “normalizzazione” dei rapporti inter-bancari.
Ma è sul fronte delle misure anti-crisi che si concentra l’attenzione. Felici parla di interventi immediati e di prospettiva, di un doppio binario in grado di “ampliare le protezioni sociali” per quei lavoratori che hanno perso e rischiano di perdere il posto di lavoro, ma anche di mettere in campo “un progetto industriale serio”, capace di privilegiare le aziende solide, radicate a San Marino e con alti livelli occupazionali.
“Irrinunciabile – accusa – è varare il provvedimento di legge sugli ammortizzatori sociali, che è rimasto chiuso nei cassetti della politica per anni, con il risultato che ci sono lavoratori che percepiscono una indennità di disoccupazione giornaliera equivalente al costo di un gelato”.
Sul versante del rilancio economico la parola d’ordine è “creare le condizioni per attirare nuovi investimenti”, facendo leva su fisco, infrastrutture, servizi. “Per facilitare l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali – ha specificato Giorgio Felici – si potrebbe pensare anche a specifici contratti di ingresso di personale sammarinese.
Abbiamo anche proposto di prevedere lo strumento dell’obbligo formativo, cioè impegnare le aziende in un progetto di formazione del personale costante per fare crescere i nostri giovani”.
All’interno di una strategia industriale che punta agli investimenti produttivi, via libera anche al progetto del Parco scientifico e tecnologico: “A patto che dalle chiacchiere si passi agli indirizzi concreti, ovvero tempi di realizzazione, potenzialità finanziarie e target professionale”. In sintesi: i contraccolpi della recessione mondiale si fronteggiano “con una politica di sviluppo che deve basarsi sull’economia reale: quella che poggia sul lavoro, sulla fatica, sulle capacità imprenditoriali”. In questo senso “abbiamo di fronte la necessità di ristrutturare il settore dei servizi selezionando le imprese buone che forniscono prodotti specifici e servizi ad alto valore aggiunto”.
Dalla crisi al contratto. La parola chiave, ha spiegato Felici, che abbiamo scelto per il congresso è “oltre il contratto”: “Vuole indicare la necessità di chiudere presto e bene la vertenza contrattuale dell’Industria e Artigianato. Perché siamo convinti che non possiamo tirarla per le lunghe: il piano anticrisi incombe e dunque dobbiamo spendere le nostre energie per salvaguardare i posti di lavoro”. Un rinnovo contrattuale con alcuni precisi punti qualificanti: difesa delle retribuzioni, valorizzando anche il salario variabile; previdenza complementare nei contatti; flessibilità e stabilizzazione dei rapporti di lavoro; incentivi per le aziende che valorizzano il doppio ruolo di lavoratori e genitori.
Nel pomeriggio è intervenuto ai lavori congressuali il Segretario di Stato al Lavoro, Gian Marco Marcucci, che ha assicurato “l’impegno concreto del governo” per arginare l’ondata di recessione e rispondere ai “gravi disagi occupazionali” di questi ultimi mesi. In particolare, il Segretario al Lavoro ha definito come “priorità immediate del governo” la riforma dell’indennità di disoccupazione, la riforma della legge sulla mobilità, l’estensione della cassa integrazione alle imprese di servizio e l’estensione della mobilità per i lavoratori in malattia da oltre un anno. E ha salutato la platea dei delegati, ricordando che con le forze sindacali è già stato fissato per la prossima settimana un incontro per discutere di nuove misure sociali e di piano anti-crisi.

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