Giornata della Memoria. Messaggio della Reggenza

Giornata della Memoria. Messaggio della Reggenza

Oggi 27 gennaio ricorre
la celebrazione della
Giornata internazionale
della memoria dedicata alle
vittime dell’olocausto.
La scelta del giorno ricorda
l’ingresso delle truppe sovietiche
in uno dei campi
di concentramento più duri
del regime, nella città polacca
di Auschwitz, svelando
al mondo intero il cammino
di dolore e di umiliazione
vissuto da milioni di
donne e di uomini ebrei e
di tantissimi altri, incolpevoli
esseri umani, barbaramente
trucidati nei campi
di sterminio nazista, nel
completo disprezzo del diritto
di ogni essere umano.

E’ importante che il ricordo
di quegli orrori rimanga vivo
per contrastare il rischio
dell’oblio ora che, con il trascorrere
del tempo, i testimoni
di quei tragici fatti
stanno scomparendo, così
come è fondamentale ribadire
in maniera ferma ed
inequivocabile il rifiuto di
ogni forma di revisionismo
e di negazione della Shoah.

E’ doveroso ricordare, ma
anche cercare di conoscere
e di capire per far sì che la
tragedia vissuta da milioni
di esseri umani possa essere
di insegnamento e di
monito per la formazione
delle coscienze e dell’identità
delle future generazioni.

Dobbiamo custodire la memoria
guardando al futuro
e non solo al passato perché
– come ha scritto Primo
Levi – “ ciò che è accaduto
può ritornare” per assurdo
ed impensabile che appaia.

La tragedia della guerra
mondiale e, soprattutto,
la Shoah hanno infatti
segnato profondamente
la nostra civiltà mettendo
a dura prova quel patrimonio
di valori, di democrazia
e di tolleranza che ha contraddistinto
la storia d’Europa.
Non dobbiamo perciò
cessare di riflettere e di interrogarci
su come sia stato
possibile che, proprio nel
cuore dell’Europa ed al culmine
della sua civiltà, abbia
potuto affermarsi una simile
barbarie.

La nostra attenzione e la
nostra cura devono pertanto
essere rivolte alla corretta
conservazione e all’efficace
trasmissione di questo
ricordo per essere in grado
di svolgere quel compito
educativo che ogni generazione
ha il dovere di svolgere
verso quella successiva.

La memoria per protrarsi
nel tempo, per passare da
generazione a generazione,
ha bisogno di essere rinvigorita
continuamente tenendo
vivo, accanto al ricordo
straziante della moltitudine
di ebrei che furono
vittime della Shoah, anche
il ricordo dei Giusti, di
coloro, e non furono pochi,
che si prodigarono per salvare
almeno alcuni tra loro.

A tal proposito, esprimiamo
il nostro apprezzamento
per l’interesse crescente
di studiosi e ricercatori
per l’accoglienza e la protezione
che la nostra piccola
ma grande Comunità seppe
garantire a tanti ebrei,
contribuendo così a tener
vivi, anche in quegli anni
oscuri, gli ideali di umanità
e di solidarietà che hanno
contrassegnato la storia
millenaria della nostra Repubblica.

Ci è altresì gradito sottolineare
con compiacimento
l’ampia serie di iniziative
che si svolgono nel nostro
Paese per commemorare
le tante vittime innocenti
e ricordare il significato di
questa ricorrenza coinvolgendo
il mondo della scuola,
della cultura e dell’informazione.

Oggi abbiamo il dovere di
insegnare, diffondere, difendere
e promuovere quegli
ideali di libertà, di tolleranza,
di solidarietà e di
rispetto che costituiscono
il miglior antidoto contro
ogni sorta di discriminazione
fra i diritti delle persone
e delle genti.
Oggi formuliamo l’auspicio
affinché tale impegno possa
essere sempre più condiviso
dall’umanità con la
convinzione che la Giornata
Internazionale della Memoria
possa contribuire a
tale compito.

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