Giovanni Giardi parte dalla vicenda Berardi-Ottaviani che ha
impedito all’ultimo momento la formazione del
governo sorretto da Partito dei Socialisti e dei Democratici, Sinistra Unita, Democratici di Centro e Sammarinesi per la Libertà, per allargare il discorso e il giudizio sull’intera classe politica della Repubblica di San Marino.
Scrive Giardi su La Tribuna Sammarinese: ‘resto sempre convinto che l’episodio stesso metta in evidenza un male che ha radici lontane; un male della nostra democrazia di cui i mercanti di voti, i transfughi a comando, soprattutto la mediocrità dei personaggi che decidono i destini del paese, sono solo la tappa involutiva di un degrado a cui il Paese, la società civile, non ha saputo opporsi‘.
Giardi chiede che i ‘ cittadini che hanno a cuore i destini del Paese e dei loro figli decidano di fare fronte comune contro questo stato di cose, che la società civile si riappropri delle sue prerogative sovrane … escluda i mestieranti della politica al servizio degli affaristi e degli speculatori che stanno rovinando il Paese, di qualunque partito siano. ‘