Giuseppe Morganti, convento Santa Chiara

Giuseppe Morganti, convento Santa Chiara

COMUNICATO STAMPA 2

Il libro dedicato al Convento di Santa Chiara a San Marino celebra il quattrocentenario della sua inaugurazione che, come racconta la Cronaca dell’epoca, avvenne nei giorni di lunedì 27 e martedì 28 aprile 1609.

La ragione per cui i Curatori, l’Editore e le Reverendissime Madri di Santa Chiara hanno voluto pubblicare l’opera proprio martedì 28 aprile 2009 risiedono in quella data fatidica del 1609.

La Reggenza Meloni – Benedettini, che ha seguito, passo passo, la realizzazione dell’opera, sino alla presentazione dello specimen, avvenuta il 26 marzo u.s., ha desiderato fortemente fare ricadere la pubblicazione nel giorno esatto in cui, quattrocento anni prima, dodici monache, in un tripudio di popolo, prendevano Veste nella Chiesa del nuovo Convento.

Quale incipit del volume, l’introduzione del professore Franco Cardini offre un quadro intenso della storia delle Clarisse, ad iniziare dalla fondatrice dell’ordine, quella Chiara che, con Francesco, seppe creare i presupposti per un profondo rinnovamento religioso nel mondo cristiano del XIII secolo.

Nel secondo capitolo (che costituisce il cuore del volume) è proposta la copia anastatica del primo quaderno delle Cronache, con, a fronte, la trascrizione, in bella calligrafia, di Suor Maria Amante Morri.
Gia nel 1909 e nel 1930 vide la luce un sunto di detta Cronaca per opera di un ignoto trascrittore che ne traeva i contenuti dall’originale (V. Bibliografia).

Le Monache non si limitarono a riprodurre la Cronaca coeva della fondazione, laddove è narrata, in tutta la sua estensione e drammaticità, anche la vicenda di Vincenza Lunardini, la massima benefattrice del Convento che, con una dote di 3.500 scudi, ne consentì il completamento delle parti secentesche, bensì, nel 1949, vollero ripercorrere anche la storia dell’Educandato dalla prima meta del XVII secolo sino agli anni cinquanta del secolo XX. Questi, ed altri preziosi documenti, sono proposti nel libro assieme all’indice dell’Archivio, che, per necessità, vi compare in forma stampata.
Al capitolo è associata la nota introduttiva del professore Ivo Biagianti, già estensore di un approfondito studio sulla “presenza delle clarisse a San Marino”, pubblicato nel 1996. Ci piace qui sottolineare l’importanza dell’introduzione del professor Biagianti, che pone in relazione le fonti documentarie originali con la storia del Convento e del Paese, in un periodo cruciale, allorquando si iniziò a celebrare San Marino, nell’ambito della pubblicistica internazionale, da parte di una schiera sempre più nutrita di eruditi, giornalisti, scrittori, viaggiatori, che crearono il “mito della Repubblica” di cui il Carducci enfatizzerà, nel famoso discorso sulla “Libertà Perpetua”, fasti e lodi.

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