GOVERNO. CHOC NEL PATTO, DC: ‘AZIONE DI TORNACONTO POLITICO’ Agenzia Dire-Torre1

GOVERNO. CHOC NEL PATTO, DC: ‘AZIONE DI TORNACONTO POLITICO’ Agenzia Dire-Torre1

AP: “AVANTI CON RIFORMA IGR”. PSD: ‘SI E’ FATTA CHIAREZZA’
C’e’ chi insiste per andare avanti, come Ap, un Pdcs su tutte le furie e un Psd contento, ma solo per meta’. In Aula resta lo “zoccolo duro” del governo, l’asse Pdcs-Ap, rappresentato dai segretari di Stato Valeria Ciavatta, Antonella Mularoni e Pasquale Valentini. Dentro si vota
l’articolato dell’assestamento di bilancio, che consentira’ la ricapitalizzazione di Carisp. Nel frattempo i consiglieri entrano ed escono dall’Aula consiliare, la maggior parte intenti a
parlare al cellulare per informare ed aggiornare sulla crisi di governo. Sul terrazzino della sala scrutini, quello che si affaccia sul Pianello, un capannello di pochi consiglieri che
contano dell’asse Pdcs-Psd. Nessuno ha voglia di parlare con i cronisti, nemmeno nella piccola buvette di Palazzo Pubblico: tra un caffe’ e una brioche, l’unico commento e’ che “non tira aria”.
Tra i corridoi si parla di un consigliere di Nps pronto a entrare in Noi Sammarinesi, o nel grande partito scudocrociato, ancora deve scegliere. Il diretto interessato, Massimo Cenci,
nicchia e tiene la bocca cucita. Quando la Reggenza, dopo averlo concordato con i capigruppo, decide di chiudere i lavori, almeno per oggi, prima di uscire qualcuno ha voglia di fermarsi nelle vicinanze della sala stampa a dire la sua. Soprattutto da parte
della maggioranza.
Il capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza, e’ pronto a scendere in via delle Scalette per una riunione della direzione e del gruppo consiliare scudocrociato. “La ritengo un’iniziativa assolutamente assurda- manda a dire- nel momento in cui il Paese ha bisogno di portare avanti provvedimenti importanti come la riforma tributaria, su cui ci deve valutare a
settembre l’Ocse, e determinante anche per l’uscita dalla black list”. Il ritiro delle delegazione di Nps e Moderati, aggiunge, “e’ chiaramente dettata solo da tornaconto politico”.
   Il secondo alleato della Dc, Alleanza popolare, parla per voce del suo capogruppo, Roberto Giorgetti che rincara la dose: “E’ un gesto folle- dice- di fronte alla garanzia di uscita dalla black list”. Per Giorgetti ad ogni modo i giochi non sono ancora chiusi e non e’ detto che, dopo il congresso straordinario e le varie riunioni di partito e di maggioranza, non si decida di andare
avanti con i lavori consiliari. “Se e’ possibile- conclude- portemo in Aula comunque la riforma tributaria”.   Dal Psd, pomo della discordia tra le fila del Patto, il capogruppo Claudio Felici, vede il bicchiere mezzo pieno: “Siamo soddisfatti per la maggior chiarezza politica
che si e’ fatta, ma anche certamente preoccupati per la mancanza di un governo in questo momento e per i possibili effetti sui rapporti con l’Italia”.
Nel corso del dibattito in Aula, l’argomento e’ stato Carisp, ma non sono mancati i riferimenti dei consiglieri di minoranza sulla crisi politica in atto. Il coordinatore di Sinistra, Alessandro
Rossi mette in dubbio il proseguimento dei lavori: “Stiamo vivendo un momento surreale e incomprensibile per i cittadini, anche se non c’e’ piu’ il governo, il Consiglio prosegue sul
prestito”.
   Ribadisce il concetto il capogruppo di Su, Ivan Foschi: “C’e’ una crisi politica e vengono proposti emendamenti che non c’entrano con la Cassa, non si puo’ fare finta che governo e maggioranza ci siano”. Anche Pier Marino Mularoni, Upr, lamenta che con la presentazione di emendamenti sull’assestamento di bilancio “si crea solo confusione e gia’ ce ne e’ tanta”.

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