IL SEGRETARIO DIMISSIONARIO ATTACCA LA DC: HA GIA’ SCELTO IL PSD
“Non si puo’ piu’ prendere in giro i cittadini, bisogna dire loro la verita’, ovvero che il Patto non
esiste piu'”. Augusto Casali, segretario di Stato per la Giustizia e segretario del Nuovo partito socialista, oggi e’ il “deus ex machina” che ha staccato la spina al governo, con una lettera consegnata alla Reggenza questa mattina, firmata in calce anche dal collega Romeo Morri, gia’ segretario di Stato per la Cultura e leader dei Moderati.
La sua e’ stata anche la prima voce a intonare, nelle scorse settimane, il ritornello della morte dell’attuale maggioranza, e oggi ha rotto ogni indugio. Non e’ in Aula, a Palazzo Pubblico,
preferisce vivere gli ultimi atti frenetici della legislatura fuori dal Consiglio grande e generale. Contattato telefonicamente ripete le motivazioni: “Il Patto non c’e’ piu’- ribadisce- si sta
lavorando per un futuro che in qualche modo non comprendera’ il Partito socialista”. Cosi’, “non possiamo affrontare provvedimenti a nome di una coalizione che non esiste piu’ e che
verranno sostenuti da altri partiti”. Insomma, fatto fuori dai giochi, il Nuovo partito socialista, gia’ confluito nel Partito socialista insieme al Psrs, preferisce distruggere il castello di
sabbia costruito con gli ormai ex alleati. A causare lo strappo, “l’accelerata impressa dalla Dc nei rapporti con il Psd- spiega Casali- e il configurarsi di una coalizione per il dopo che
poggera’ su delle forze politiche gia’ individuate”.
Il dopo Patto poteva essere digerito a delle condizioni. “Avrebbe dovuto configurarsi necessariamente con le maggiori forze politiche del Paese”, prosegue il leader
dei socialisti. Ma su questo terreno, il partito capofila del Patto ha sgarrato: “Non ci sembra che la Democrazia cristiana sia nelle condizioni di poter sciogliere i nodi che dovrebbero essere
sciolti”. Tanto vale quindi “non prendere in giro i cittadini”.
Nello strappo, il Nuovo partito socialista sembra perdere pero’ qualche pezzo: Massimo Cenci, ad oggi consigliere Nps, dovrebbe ufficializzare in giornata la sua uscita dal partito,
per approdare a Ns o al Pdcs. Interrogato a riguardo, Casali non sembra stupito: “In effetti, negli ultimi tempi non ha partecipato molto al processo di unificazione del partito
socialista”. Ad ogni modo la cosa non lo tocca: “La sua posizione perde di importanza di fronte al ritiro della delegazione”.
Infine, a chi gia’ lo addita come irresponsabile lancia un monito: “Vedremo chi lo dira’, poi ne avro’ di argomentazioni con cui rispondere”.
- GOVERNO. CHOC NEL PATTO, DC: ‘AZIONE DI TORNACONTO POLITICO’ Agenzia Dire-Torre1
- GOVERNO. MORRI: ‘COL PATTO NON CI SONO PIU’ LE CONDIZIONI’ Agenzia Dire-Torre1