Governo di San Marino a rischio oggi in Consiglio: La Tribuna Sammarinese

Governo di San Marino a rischio oggi in Consiglio: La Tribuna Sammarinese

Il Governo e la maggioranza che lo sostiene, Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale, potrebbe dissolversi durante la sessione consiliare che si  apre oggi alla 9, causa, anzitutto la legge dei dieci anni‘.

La Tribuna Sammarinese titola: La crisi politica si potrebbe aprire ancora prima che il Segretario Marcucci faccia in tempo a presentare le proprie dimissioni / Consiglio verso la crisi: si profila l’approvazione di una nota di censura per i risultati della politica estera / La maggioranza ha perso coesione e potrebbe sfaldarsi di fronte alla legge sui dieci anni, al dibattito sulle relazioni fra Italia e San Marino e alle dimissioni del Segretario al Lavoro, Marcucci

Fra i temi più attesi, la legge che fissa i limite massimo di dieci anni per la funzione di Segretario di Stato. Il duro scontro consumatosi venerdì scorso in Congresso di Stato fra i tre Segretari che sarebbero prossimi alla ‘rottamazione’ (Podeschi, Berardi, Casali) e il resto dei congressisti, pare avere avuto un quarto appoggio, quello del Segretario Valentini. La diatriba ha prodotto toni talmente elevati fino ad attribuire ad Alleanza Popolare, o meglio a Tito Masi, il ruolo di eminenza grigia del provvedimento. La congettura si baserebbe sul desiderio di vendetta dello smacco subito nel momento della nomina del governo, in cui Ap dovette accettare la presenza di figure su cui aveva, durante gli accordi politici di riavvicinamento con il Pdcs, posto il veto. Il fatto che Pasquale Valentini abbia sposato la tesi dell’inopportunità del momento per la presentazione della legge, va registrato come primo segnale di una possibile incrinatura nel ‘patto d’acciaio’ fra lui e Mario Venturini, ormai unico asse su cui poggia il precario governo. La maggioranza non pare in grado, almeno su questo tema, di garantire la propria unità piuttosto pare che la legge divida drasticamente le posizioni. Ma se non dovesse essere al comma uno, lo scivolone per la maggioranza non potrà essere evitato al comma due (a meno che non intervenga un miracolo). Il dibattito sulla politica estera si chiuderà probabilmente con una nota critica nei confronti del Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni. 

 

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