Gran Premio Tazio Nuvolari. Le critiche di Germano Bollini, gia’ presidente FAMS

Gran Premio Tazio Nuvolari. Le critiche di Germano Bollini, gia’ presidente FAMS

SAN MARINO. Riceviamo e pubblichiamo.

 

Sono Germano Bollini, imprenditore sammarinese, ho respirato il mondo del rally in ogni suo aspetto, da commissario sportivo a presidente della Federazione Auto Motoristica Sammarinese, da organizzatore del rally di San Marino, a pilota e navigatore.

Nei miei quasi 15 anni di presidenza della FAMS ho veramente avuto modo di entrare dentro questo mondo dal basso verso l’alto e viceversa con passione e dedizione.


Foto di repertorio

Possiedo un’auto storica, una Porsche 356C ed anche quest’anno ho deciso di partecipare ,come di consueto,al Gran Premio Tazio Nuvolari.

Ma quello che doveva essere un sogno si è trasformato in un incubo.

La brutta esperienza è iniziata già dal giovedì sera, quando ho cercato invano di mettermi in contatto con la segreteria di gara per avere alcune informazioni in merito alla partenza del giorno seguente. Pensando che a quell’ora gli addetti ai lavori fossero già andati a casa (a casa poi alle 20 del giorno prima della gara??!!) ho riprovato a chiamare il numero indicato sul regolamento la mattina successiva ma, nuovamente, senza ricevere alcuna risposta.

Segreteria e informazioni si, ma solo sulla carta.

 


Foto di repertorio

Ho comunque iniziato regolarmente la mia gara alle 12:31 del venerdì e subito ho notato che i ritmi serranti della competizione non permettevano alcuna sosta, nemmeno per andare in bagno!

Siamo arrivati al pranzo del venerdì ma vi abbiamo trovato una fila pazzesca e siamo stati costretti a mangiare un boccone al volo per non arrivare tardi al controllo orario successivo.

La stessa cosa si è poi ripetuta la sera all’arrivo a Forte dei Marmi al ristorante  Capannina, tanto pubblicizzata dagli organizzatori questa bellissima serata ma…. probabilmente la festa era solo per i soliti primi perchè solamente quegli  equipaggi sono arrivati in orario alla cena. 

La gara del sabato pomeriggio poi è  stata veramente assurda. 

Gara serrata, costretti a pranzare in pochi minuti perdendo il CO di metà giornata. L’alternativa era timbrare e rimanere a stomaco totalmente vuoto.

È inutile dare un orario per una cena di Gala (ore 21 al Gran Hotel di Rimini) a cui non è possibile arrivare se non rischiando la pelle per strada. 

Dall’ultimo CO a Borgo Scopeto (dove era appunto previsto il pranzo) l’organizzazione ha imposto velocità folli per arrivare alla cena di Gala prevista per il sabato sera al Gran Hotel di Rimini. Se la cena era riservata solo ai primi 50 partecipanti bastava dirlo, di modo che il resto degli equipaggi si potesse organizzare diversamente.

Non era assolutamente possibile arrivare in tempo rispettando al contempo le norme del codice della strada, l’unico modo era correre come dei forsennati anche quando è sceso il buio, per strade desolate piene di curve e per centri abitati, mettendo in pericolo l’incolumità degli equipaggi e di quanti si trovano sulle strade

Quello di domenica poi è stato il gran finale. Le ultime prove cronometrate si sono svolte a Ferrara intorno alle 12:30. Da Ferrara a Mantova il tempo di percorrenza è di circa 1 ora ma siamo arrivati due ore dopo perché siamo stati mandati da questa splendida organizzazione a visitare 30 km di argini del Po.

Dopo aver visitato le piazza più belle d’Italia, mi chiedo se i partecipanti stranieri ameranno di più l’Italia grazie a questa passeggiata nel nulla.

E anche domenica, il pranzo promesso (ed ovviamente compreso nella quota d’iscrizione) al Palazzo Ducale a quanto pare era destinato solamente a pochi fortunati perchè quando si arriva alle 15:45 è passata l’ora del pasto per cui forse l’intenzione è stata di fare un pranzo solo per 50 persone?

io ho avuto la fortuna di correre con una vettura abbastanza “moderna”, ,ma come si saranno sentiti i piloti di vetture più “anziane”, quindi con prestazioni forse inferiori sia velocistiche sia di tenuta di strada?

-avevo al mio fianco una navigatrice; mentre gli uomini possono facilmente espletare le proprie necessità fisiologiche, bisognerebbe tenere a mente le esigenze del gentil sesso, sia come tempi (che non c’erano) che come luoghi. 

Vogliamo non vedere la malafede dell’organizzazione dei pasti venduti a caro prezzo ma non da tutti consumati: però la questione da sviscerare, che è forse la più importante resta un’altra.

Questa cara Organizzazione che avrebbe la responsabilità morale e materiale di mantenere alto il nome del Gran Premio Nuvolari, aveva intenzione di fare una gara di regolarità o di velocità? Perché se l’idea era quella di fare velocità esistono tanti bellissimi circuiti in Italia che potrebbero soddisfare le loro esigenze, ma se l’intenzione era veramente quella della regolarità storica… beh allora sarebbe opportuno fare un ripassino sul significato del termine.

Comunicato Stampa
Ufficio Stampa
Signor Germano Bollini 

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