Green pass, Libera: “Sammarinesi costretti alla terza dose con farmaci Ema?”

Green pass, Libera: “Sammarinesi costretti alla terza dose con farmaci Ema?”

“La terza dose con Pfizer è prevista solo gli over 85, i fragili, gli immunodepressi o riguarderà tutti coloro che vogliono lavorare in Italia o banalmente andare al ristorante o in un museo?”.

A chiederselo è Libera che in una nota commenta la decisione della commissione vaccini di San Marino di dare il via libera alla terza dose di vaccino anticovid. Stando a quanto dichiarato dal Direttore generale dell’Iss Sergio Rabini ai microfoni della Tv di Stato, l’Iss infatti seguirà le linee guida dell’Agenzia Italiana del Farmaco e a novembre inizierà a somministrare la terza dose “booster”.

Lo ha deciso la nostra Commissione vaccini che ha indicato come le iniezioni saranno effettuate da novembre ai soggetti più fragili, quindi immunodepressi e over 85. Si tratta di persone già vaccinate con Pfizer, pertanto anche la terza dose per loro sarà con il vaccino americano.

Ma circa 20mila sammarinesi si sono vaccinati usando il russo Sputnik, che usa una tecnologia differente dallo Pfizer. Il governo italiano, nella norma con cui ha derogato i vaccinati sammarinesi con Sputnik, ha indicato per loro un “nuovo percorso vaccinale compatibile in coerenza con le indicazioni dell’Agenzia Europea per i medicinali”. Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio lo ha esplicitato pubblicamente: “Attualmente per la legge italiana i cittadini di San Marino devono fare una terza dose per il rilascio del green pass. È scritto nella legge che abbiamo approvato subito prima del mese di agosto. Devono fare la terza dose con un vaccino riconosciuto dall’EMA“. Sollevando numerose polemiche a cui il Segretario agli Esteri Beccari ha risposto assicurando come “ogni soluzione sarà concordata con le nostre autorità sanitarie”.

Al momento non esistono studi scentifici sulla sicurezza e l’efficacia del mix tra Sputnik ed altri vaccini analoghi come Astrazeneca o Johnson&Johnson. Tanto che anche il professor Massimo Galli, direttore delle malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano e uno dei volti più noti di questa pandemia, ha recentemente bollato come “assurda e soprattutto inutile” l’idea di un mix di questo tipo “in assenza di dati”.

Ma per Libera “appare ormai chiaro che i sammarinesi dovranno fare da cavie per la terza dose con un farmaco approvato da Ema se vorranno circolare liberamente in Italia”.

Per questo parla di “bugie governative” in merito alla proroga fino a fine anno della deroga concessa ai sammarinesi vaccinati Sputnik per il green pass. Proroga al momento annunciata dai due governi ma ancora non effettiva, dato che non risulta ad oggi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto italiano.

“La questione è stata gestita in ritardo e con i piedi – attacca il partito di opposizione – e questo è ormai un fatto assodato. Insomma i nulli rapporti con l’Italia che ci relegano a meri sudditi in casa nostra ci portano alla fine a piegarci ai diktat romani”.

“Vedremo ora – si legge ancora nella nota – come verrà gestita questa situazione dal duo Ciavatta-Beccari, capaci ormai di trasformare in disastro ogni dossier sul quale mettono mano.
Ci piacerebbe avere un po’ di trasparenza dal nostro governo e che non ci venissero raccontate continuamente panzane anche perché in gioco c’è la salute di tutti. 
Vogliamo sapere quali sono i reali accordi presi con l’Italia per quanto riguarda la questione vaccini. La terza dose con Pfizer è prevista solo gli over 85, i fragili, gli immunodepressi o riguarderà tutti coloro che vogliono lavorare in Italia o banalmente andare al ristorante o in un museo?
I sammarinesi attendono una risposta chiara ed onesta”.

Libera poi sostiene che l’annunciato consulente per l’Iss Francesco Bevere “sia stato messo in stand by: non sappiamo a questo punto se ridere o piangere – scrivono Ciacci e compagni – o se essere soddisfatti o meno della notizia: come abbiamo già avuto modo di dire è allucinante dover spendere altri soldi per prendere qualcuno che insegni il mestiere al Segretario alla Sanità. Dall’altra parte se Ciavatta non si dimette, serve realmente qualcuno capace, che possa prendere decisioni serie ed urgenti in ambito sanitario alla luce del momento delicatissimo che stiamo affrontando.

Che poi tale figura corrisponda a Bevere è naturalmente tutto un altro paio di maniche” conclude la forza di opposizione.

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