GRUPPO CONSILIARE SINISTRA UNITA INTERPELLANZA SU FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

GRUPPO CONSILIARE SINISTRA UNITA INTERPELLANZA SU FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

L’incontro che le forze di opposizione hanno chiesto alla delegazione del FMI riguarda – tra le altre questioni – anche alcuni aspetti di bilancio molto dubbi.

Uno di questi è riportato nell’interpellanza in allegato, depositata stamani. Si tratta del Fondo svalutazione crediti, un fondo a copertura di somme il cui ricavo è già stato rilevato in contabilità ma che ancora non sono state incassate e di cui, quindi, il buon esito non è certo.

Ogni due anni i crediti non incassati andrebbero cancellati, oppure andrebbe intrapresa un’azione legale nei confronti dei debitori. Nel bilancio dello Stato invece ci sono dei crediti che risalgono al 1988. Man mano che si va avanti con gli anni l’ammontare dei crediti aumenta sempre di più e intanto vengono usati come escamotage per far quadrare i conti. Sempre che i soldi nel Fondo svalutazione crediti ci siano per davvero. In caso contrario non si tratterebbe solo di una trovata contabile, ma di una vera e propria distorsione del bilancio che cambierebbe enormemente il risultato finale e l’ammontare del debito pubblico.

Il gioco sui crediti non incassati non è l’unica anomalia presente nel bilancio. Ce ne sono altre, alcune segnalate anche dalla Commissione di Controllo della Finanza Pubblica. Come, per esempio, l’accensione di un mutuo per un’opera già realizzata e spesata (la strada di Fondovalle), il mancato conteggio degli ammortamenti nel bilancio ISS (in modo da ridurne il disavanzo), la pericolosa gestione del fondo pensionistico.

Sono tutte macchinazioni del debito che pesano soprattutto sulle nuove generazioni. Come se già non gli fosse stato fatto sufficiente danno!

 

Interpellanza

GRUPPO CONSILIARE SINISTRA UNITA INTERPELLANZA SU FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

San Marino, 6 febbraio 2014

Nell’ambito dell’ultima legge di bilancio si fa riferimento a un Fondo Svalutazione Crediti di circa 207 milioni di euro che rappresenta oltre il 56% del complessivo monte crediti dello Stato.

Un’altra anomalia riguarda il fatto che nell’ultimo anno il Fondo è aumento del 32% a fronte di un aumento del complessivo monte crediti dello Stato del solo 8%.

Interpello dunque il governo per conoscere:

• il motivo della difformità tra aumento del Fondo e aumento del complessivo monte crediti;

• come sono suddivisi per tipologia i crediti ritenuti di dubbia esigibilità;

• in quale banca sono depositati i 207 milioni;

• qual è la gestione finanziaria concordata;

• qual è il rendimento previsto e qual è il rendimento realizzato suddiviso per anni dal momento della sua costituzione;

• come il governo intende utilizzarlo agli effetti della sistemazione e della trasparenza della contabilità dei residui.

Il Consigliere Luca Lazzari

Si associa per risposta scritta il Consigliere Ivan Foschi

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