Guardia di Finanza di Rimini subito all’attacco di San Marino coi nuovi mezzi

Guardia di Finanza di Rimini subito all’attacco di San Marino coi nuovi mezzi

La Guardia di Finanza di Rimini, la cui ‘attenzione’ verso la Repubblica di San Marino è ben nota, è subito pronta ad utilizzare la nuova situazione che si è venuta a creare nei rapporti italo- sammarinesi (segreto bancario (Bcsm) e scambio di informazioni (Aif)).

David Oddone ha raccolto questa novità sul modo di eseguire controlli: ‘prima che entrasse in vigore la disposizione Aif per San Marino, se un italiano con un conto a San Marino utilizzava il bancomat per un prelievo in Italia, noi non potevamo sapere a chi era intestata quella carta, né chi fosse il soggetto che effettuava l’operazione.
Ora invece con la procedura che ho spiegato poco fa, possiamo risalire a chi effettua operazioni con bancomat sammarinesi.

A dir il vero c’è una limitazione non da poco: in ogni caso ci deve essere un sospetto grave di riciclaggio. Infatti l’anonimo ‘finanziere’ aggiunge: ‘non è possibile chiedere informazioni su dei soggetti se non abbiamo in mano elementi gravi, precisi e concordanti. Anche se abbiamo il sospetto, per esempio, che la maggior parte dei professionisti di Rimni possano avere conti a San Marino, con soldi che vogliono nascondere al fisco, non possiamo chiedere su di loro informazioni se non in presenza di prove‘. Appunto perché la normativa nuova è finalizzata esclusivamente al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

Va da sé che ben difficilmente i malavitosi affidano a prelievi bancomat, la cui tacciabilità, fra l’altro, è manifesta, la ripulitura di somme frutto di azioni delittuose e tanto meno se ne avvalgono i terroristi.

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