‘I greci, la musica e noi’. Scuola Secondaria Superiore

‘I greci, la musica e noi’. Scuola Secondaria Superiore

Presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria Superiore si è tenuto questa mattina un seminario su “I Greci, la musica e noi”. L’incontro, rivolto agli studenti del triennio del Liceo Classico e ai docenti, ha inteso portare alla luce il rapporto intimo e antico fra poesia e musica che dall’antica Grecia permane fino ai nostri giorni. Durante il seminario, oltre all’affronto dei contenuti teorici, sono state condotte alcune esercitazioni pratiche di lettura ritmica di testi greci, combinate con letture musicali ritmiche di testi del repertorio di musica occidentale, di cui sono state evidenziate le derivazioni e le analogie.

Alla musica i Greci attribuivano un’importanza maggiore di quanto non avviene nella società attuale. Il suo insegnamento era considerato fondamentale nella “paideia” greca. In quanto disciplina atta a mettere in relazione armonica il corpo e la mente, era considerata da Platone indispensabile, insieme alla ginnastica, per la formazione dei governanti della polis. La musica e la poesia erano intimamente legate. I poeti erano anche compositori di musica e alle varie specie di armonie erano attribuiti valori etici.

Il seminario è stato condotto da Giuseppe Camerlingo, presidente dell’Associazione Cosarara nonché  direttore d’orchestra e docente del Conservatorio Bruno Maderna di Cesena, e da Marco Ercoles, docente di Musica e Metrica greca all’Università di Bologna.

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