I microstati davanti alla Ue, relazione Mularoni, Esteri. Agenzia Dire Torre 1

I microstati davanti alla Ue, relazione Mularoni, Esteri. Agenzia Dire Torre 1

UE. MULARONI: BRUXELLES CHIEDE NUOVO ACCORDO PER MICRO-STATI 

L’Unione europea vuole avvicinare i micro-Stati del vecchio Continente passando per un percorso originale e mai ancora intrapreso. Ovvero, mettendo da parte gli schemi collaudati per i Paesi gia’ aderenti e creando “un accordo quadro con una base comune” per Andorra, Monaco e San Marino, per poi affrontare le specificita’ di ciascuno di essi con protocolli che si definiranno nel corso del negoziato. E’ questo uno dei tre scenari “con cui si puo’ realizzare una maggiore integrazione tra Ue e micro Stati”, delineato nel corso dei lavori consigliari dal segretario di Stato per gli Affari esteri, Antonella Mularoni, nel riferimento di apertura del comma dedicato all’evoluzione dei rapporti con l’Unione europea.

    L’inquilina di Palazzo Begni ha illustrato gli ultimi sviluppi nei rapporti con gli organismi comunitari. In particolare, riferisce che nel corso di una riunione informale congiunta tra Ue, rappresentata dai funzionari del Servizio europeo d’azione esterna, e i rappresentanti di Andorra, San Marino, Monaco e Liechtenstein sono stati delineati gli eventuali scenari di maggiore integrazione. La prima e’ l’adesione tout court, per cui non si puo’ prevedere una soluzione se non modificando i trattati europei: “Una strada che non appare al momento percorribile”, spiega Mularoni. Il secondo scenario e’ l’adesione dei piccoli allo Spazio economico europeo che pero’ fa permanere “il problema dell’incompatibilita’ dell’Unione doganale fra micro Stati e Ue”.
 Il terzo scenario, quello ritenuto piu’ percorribile da Bruxelles, e’ “creare un nuovo accordo specifico per i micro-Stati, basandosi su strutture gia’ esistenti, la Corte di Giustizia e la Commissione europea per la verifica della corretta applicazione dell’acquis comunitario”.  In sostanza, chiarisce il segretario di Stato, si potrebbe prevedere un accordo quadro con una base comune generale per Andorra, Monaco e San Marino, che includa le quattro liberta’, e protocolli specifici per ogni Stato che tengano conto delle loro peculiarita’  e da affrontare nella fase del negoziato. E’ quest’ultima la posizione caldeggiata dalla Ue, sottolinea Mularoni, chiarendo pero’ che la stessa Unione ritiene al momento “prematuro parlare di un mandato ufficiale del Consiglio alla Commissione ad aprire negoziati con i micro Stati”. Anche se la posizione della Commissione europea e’ chiara: “Pieno sostegno al processo di integrazione dei piccoli Paesi per avviare i negoziati”.     Prima di procedere, chiarisce Mularoni, serve l’input del Consiglio europeo che dara’ mandato alla Commissione sulla base del rapporto che il gruppo Efta gli presentera’ entro il 20 giugno. Nel frattempo si sussegue un’intesa attivita’ di consultazioni informali in cui la posizione espressa da San Marino e’ quella di considerare una maggiore integrazione con l’Ue una priorita’, ma “da parte del governo sammarinese- spiega il segretario di Stato- non esiste in questo momento una posizione ufficiale sull’opzione preferita da San Marino”.
    L’esecutivo “sta studiando in maniera approfondita l’ipotesi di un allargamento dello Spazio economico europeo o di una soluzione analoga, posizione caldeggiata dall’Ue”. E una volta che la posizione della Commissione si concretizzera’ “verra’ attentamente studiata- assicura infine- per raggiungere nel piu’ breve tempo possibile un’intesa che sancisca una maggiore integrazione, soprattutto del mercato interno”.   

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