I piccoli Stati nella grande Europa

I piccoli Stati nella grande Europa

I piccoli Stati tra integrazione e valorizzazione delle identità
nella grande Europa

Domani a San Marino la seconda conferenza dei nove Presidenti dei parlamenti dei piccoli Stati d’Europa

Sono in arrivo nella Repubblica di San Marino i Presidenti dei Parlamenti dei piccoli Stati d’Europa: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, che parteciperanno domani nel Palazzo dei Congressi, insieme ai rappresentanti della Repubblica di San Marino, alla seconda conferenza dei Parlamenti dei Piccoli Stati d’Europa. Nove Paesi in tutto, con popolazione inferiore al milione di abitanti, ognuno con sue peculiari esperienze e risposte alla sfida posta dalla integrazione nella grande Europa.

Questa sera, alle ore 20, saranno ricevuti in udienza a Palazzo Pubblico dai Capitani Reggenti. I lavori si apriranno domani alle ore 9 nella sala Titano del Kursaal, col saluto del Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta e con l’intervento del Presidente del comitato organizzatore della conferenza, Claudio Felici.

I temi dell’incontro saranno sviluppati in quattro sessioni di lavoro:
Sessione 1 : Ruolo dei Piccoli Stati in relazione al processo di integrazione europea
Sessione 2 : Specificità del modello economico dei Piccoli Stati d’Europa

Sessione 3 : I Piccoli Stati in rapporto agli organismi internazionali

Sessione 4: Modalità di ingresso e permanenza delle persone nei Piccoli Stati d’Europa e loro conseguenze.

“I temi individuati per questa seconda edizione della Conferenza – spiega il Coordinatore dei lavori, On.le Claudio Felici – sono quelli che più raccolgono elementi di dibattito nei singoli Paesi. Quello della prima sessione ad es. a San Marino è molto sentito, ma il rapporto tra integrazione e valorizzazione delle identità è elemento di riflessione comune a tutti i piccoli Stati. Un rapporto che non viene più visto come raffronto tra elementi antitetici, – continua Felici – ma come complementarietà di azioni reciprocamente utili: migliore sarà la valorizzazione delle identità nazionali, maggiore sarà la capacità di integrazione.

Il secondo e il terzo tema sono strettamente legati al primo. Il numero di Paesi Europei è molto ampio, ogni Paese ha sue peculiarità. Come può essere “conveniente” per un piccolo stato entrare in questo grande universo eterogeneo? I piccoli Stati insieme possono avere un ruolo diverso da quello che possono sostenere da soli? Si possono trovare percorsi di integrazione comuni?”

Per quanto riguarda il tema della 4° sessione, si tratta di analizzare le diverse modalità di affrontare una questione apparentemente simile per tutti i Paesi, ma che in realtà si presenta con sfaccettature diverse tra Stato e Stato, richiedendo altrettanto diverse risposte. Come è emerso da un questionario inviato ai nove Paesi partecipanti prima della sessione di lavoro.


Dunque domani sarà la giornata dei “piccoli mondi antichi”, come li definisce il Presidente del Comitato organizzatore della Conferenza, Claudio Felici. Quelli che meglio forse sanno mantenere e osservare il capitale di storia, identità, carattere nazionale, tradizioni, nella sua interezza. Un capitale da valorizzare e salvaguardare proprio in quanto risorsa per una più proficua integrazione nell’Europa. Scopo della conferenza è individuare la strada migliore per raggiungere tale risultato.


La conclusione dei lavori è prevista per le ore 18 con l’intervento del coordinatore Felici .

San Marino, 29 novembre 2007

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