Bravo Battazza
Le dichiarazioni di Mirco Battazza, vice segretario sindacale CDLS, quasi ci riempiono d’orgoglio perché confortano le nostre convinzioni guida al referendum propositivo “salva inflazione” del marzo scorso.
Battazza auspica che il sensibile aumento del PIL sammarinese vada anche a vantaggio dei lavoratori che, asserisce testualmente, «… in questi anni hanno dovuto quotidianamente fare i conti con una dinamica inflativa che ha provocato una erosione dei redditi”.
Da questa dichiarazione non è quindi azzardato interpretare che il recupero dell’inflazione attraverso i contratti sindacali NON È AVVENUTO.
Eppure a suo tempo la CSU avversò ferocemente il referendum di “Rinnovamento e Trasparenza” che proponeva di rivalutare gli stipendi in base alla percentuale d’inflazione calcolata dall’ente apposito, l’Ufficio di Programmazione Economica e Statistica (U.P.E.).
Allora si contestava, da parte CSU, il dato inflativo di 4,02%, divulgato dall’ufficio suddetto.
Oggi in Italia l’inflazione si aggira attorno al 4,2%, da noi invece è del 4,97, calcolata su base annua (giugno 2007 – giugno 2008), così come indicato dall’U.P.E. che potete trovare all’indirizzo web: http://www.upeceds.sm/other/prezzi_retribuzioni/indice_prezzi.pdf
Forse oggi, senza il pericolo dei referendum per sindacato e politica, c’è più serenità di giudizio?
Meglio tardi che mai!
Certo è che se il nostro referendum non fosse stato vanificato da una legge iniqua e antidemocratica, oggi i lavoratori non dovrebbero scioperare per ottenere un diritto già acquisito; avremmo evitato così sprechi, tensioni, conflittualità inutili.
In questo inizio di campagna elettorale manca ancora la voce dei partiti sull’inflazione. Aspettiamo che qualcuno di loro dica chiaramente che gli aumenti contrattuali non potranno scendere sotto la soglia inflativa, perché … tutto il resto è noia.
Rinnovamento e trasparenza