Almeno un movimento di danaro fra lo Ior e banche della Repubblica di San Marino è stato oggetto di domande specifiche degli inquirenti della Procura Romana ai vertici della Banca vaticana.
Emerge da un articolo di Domenico Lusi su IlSole24Ore.
Al direttore generale dr. Paolo Cipriani ‘i pm contestano anche di avere rilasciato dichiarazioni mendaci. Il 19 novembre 2009 avrebbe comunicato che una quarantina di assegni per 300mila euro provenienti da San Marino incassati sul conto Ior presso UniCredit (risultato intestato a monsignor Emilio Messina, capo dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche) erano stati negoziati da tale Maria Rossi. Che dalla relazione ispettiva dell’Unità informazioni finanziarie (Uif) della Banca d’Italia risulta essere un nome di fantasia. Cipriani ha sostenuto di avere sempre agito in buona fede. Tanto che lo Ior, accortosi delle irregolarità, avrebbe avviato un monitoraggio per capire ‘quante fossero le posizioni rischiose’.‘
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