Maurizio Brunacci di Il Resto del Carlino: Le carte la procura accusa il deputato leghista: «violazione fiscale e appropriazione indebita» /Due milioni di tasse evase: indagato Pini / Sotto la lente dei magistrati le società di import-export dell’uomo di fiducia di Maroni
Per non aver pagato 2 milioni di tasse (compresi interessi e sanzioni). E per aver indebitamente succhiato 400mila euro da una sua società, la ‘Nikenny Corporation’, che faceva affari con un’industria di caffè della Malesia; 400mila euro poi dirottati in uno ‘scudo’ tra San Marino e Italia, ossia tra Istituto Bancario Sammarinese e Credito di Romagna.
Accuse.
Ipotesi di reato—firmate dal capo della procura di Forlì Sergio Sottani e dal sostituto procuratore della Repubblica Fabio Di Vizio — che hanno un obiettivo: Gianluca Pini. Ancora lui, il fidato, fidatissimo, di Bobo Maroni, l’ex ministro e numero uno in pectore della Lega del dopo Bossi.
Pini è già indagato dalla procura per millantato credito (per la storia dei presunti 15mila euro incassati da un aspirante notaio che Pini avrebbe dovuto aiutare in un concorso pubblico). Ora dai colonnati di piazzale Beccaria sbuca questa nuova trama. (…)
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