Icbpi toglie il blocco alle banche di San Marino a condizioni rigidissime

Icbpi  toglie il blocco alle banche di San Marino  a condizioni rigidissime

Nel comunicare, alla banche della Repubblica di San Marino con cui ha rapporti di collaborazione,

la sospensione del preannunciato blocco dei servizi, l’Icbpi (Istituto delle Banche Popolari ) fa riferimento alla Circolare Banca d’Italia ed anche alla
Istruzione dell’Aif (Agenzia di Informazione Finanziaria) dove prevede l’obbligo per gli intermediari sammarinesi di comunicare alle controparti estere che ne facciano richiesta tutte le informazioni necessarie per assolvere agli obblighi di adeguata verifica, cui queste parti fossero tenute in base alle leggi del proprio Stato.

La lettera – puntigliosa applicazione della circolare Bankitalia – specifica in dettaglio quali sono queste informazioni che la banca sammarinese deve trasmettere, differenziandole per tipologia di pagamento.

* Per i servizi di tramitazione sulle procedure bancarie nazionali (bonifici ordinari, incassi commerciali interbancari, Target, recapiti locale, check truncation, effetti, setif, cash letter):

– il nome, il cognome o ragione sociale dell’ordinante/beneficiario del bonifico, del debitore/creditore della disposizione di incasso, del negoziatore/trassato di un assegno bancario/circolare/estero;
– il relativo indirizzo, numero di conto, data e luogo di nascita;
– un codice univoco che consenta di identificare il cliente della banca sammarinese che ha effettuato l’operazione o per conto di chi è stata effettuata l’operazione;
* Per i servizi che comportano la instaurazione di un rapporto diretto tra Icbpi e la clientela delle banche sammarinesi (assegni circolari e per la controllata Key client l’emissione di carte di credito e l’erogazione di servizi di acquiring Pos a favore di esercenti sammarinesi):

– il nome, il cognome o ragione sociale del richiedente l’assegno circolare, del richiedente la
carta di credito e dell’esercente che usufruisce del servizio di
acquiring Pos;

– la relativa residenza/sede Sociale, la data ed il luogo di nascita, il numero del rapporto
(numero di assegno, numero di carta, codice Pos), il codice fiscale/partita Iva/ numero di
identità nazionale, la nazionalità, i codici Sottogruppo Attività Economica (Sae), Ramo Attività Economica (Rae) o Tipo di Attività Economica (Tab), l’eventuale tipologia di delega e il titolare effettivo;

– un codice univoco che consenta di identificare il cliente della banca sammarinese che ha effettuato l’operazione o per conto di chi è stata effettuata l’operazione.

Infine l’Icbpi passa ad annunciare che il tutto comporterà una serie di costi aggiuntivi, non ancora quantificabili, derivanti dalle modifiche da apportare ai programmi informatici dell’Istituto stesso ed in particolare all’adeguamento della procedura Gianos (generatore indici di anomalia per operazioni sospette).

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