Il Cammino di una Idea (di Marino Cecchetti)
Ogni volta che, in un ambiente nuovo, viene fuori che sono di San
Marino, prima o poi arriva la domanda: ma San Marino come ha fatto a
salvarsi? La curiosità attorno a San Marino non accenna a diminuire,
anzi è in forte crescita da quando il piccolo stato si è affacciato
sulla scena europea e poi mondiale. Nelle organizzazioni internazionali
cui aderisce, gli vengono formalmente riservati trattamenti alla pari di
stati di ben altro peso. E la singolarità di quel puntino risalta ogni
giorno di più, mano a mano che, per effetto delle nuove aggregazioni, si
attenuano i colori dei vecchi stati nazionali. Così che quella domanda
si fa sempre più frequente, e a me e a miei concittadini.
Ho pensato di far cosa grata agli amici, sammarinesi e non, col
mettere in parte per iscritto la risposta che mi è più usuale,
riservando ancora al momento dell’incontro diretto i pareri più
personali. Ovviamente senza il tono, la forma e tanto meno la
pretenziosità dei lavori cosiddetti scientifici. Non ne ho i titoli. E
perciò, presumo, nemmeno l’obbligo che è proprio degli storici, di
subissare ogni affermazione con una caterva di citazioni e di
riferimenti documentali, fuori luogo, fra l’altro, in una conversazione
fra amici.
Inoltre, rispondendo per iscritto, mi sento meno pressato
dall’assillo della supersintesi che in genere mi è imposto dal breve
tempo della tavola, della pausa di lavoro. E posso tenere presente
anche qualche altra domanda: San Marino è stato sempre repubblica? San
Marino da quando è indipendente?
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