Sono stati 27 i cani ospiti nel 2023 al canile “Stefano Cerni” di Rimini a seguito di un abbandono. Tra loro anche il corso Chanel. L’assessore al Benessere degli Animali, Francesca Mattei: “Investire su adozioni consapevoli: è questa la strada”.
“C’è anche Chanel nel triste elenco dei cani abbandonati dai proprietari sulle strade o nei pressi del canile ‘Stefano Cerni’, vittime di un atto umano che tratta gli animali come fossero rifiuti dell’organico da buttare via – dichiara in una nota il Comune di Rimini -. È l’odioso fenomeno dell’abbandono dei quattro zampe che, sebbene sul territorio riminese ed emiliano-romagnolo sia di entità inferiore rispetto a quanto registrato in altre regioni, riguarda da vicino anche la struttura del canile di San Salvatore che ogni anno si ritrova a recuperare e prestare soccorso a ‘Fido’ lasciati soli al loro destino. Tra loro anche la giovane Chanel, un corso di 40 chili entrato in canile a novembre del 2022 e affidato a una famiglia l’8 dicembre del 2023. Una storia, quella di Chanel, che si è conclusa con il lieto fine a con tanto amore, nonostante un inizio difficile: Chanel, infatti, varcato l’ingresso della struttura di San Salvatore, si era fatta travolgere dallo spavento, tanto da aver provato anche di scappare. Tuttavia, pian piano, giorno dopo giorno, grazie all’effetto dimostratele dai volontari e dagli operatori dello ‘Stefano Cerni’, questa ‘ospite pelosa’ ha riacquistato fiducia nell’uomo, superando gli iniziali timori. Nel corso dei mesi, anzi, è diventata una delle mascotte del canile per via del suo carattere vitale, forte, energico, dato anche da una ritrovata confidenza verso l’altro”.
E ancora: “Nell’anno appena concluso, in particolare, il canile di Rimini, gestito dalla Cooperativa sociale ‘Cento Fiori’, ha aperto le porte a un totale di 27 cani abbandonati, di cui 12 cuccioli. In base a delle indagini condotte dall’Ufficio del benessere degli animali e dalle rilevazioni mediante il chip, è emerso che gran parte di questi amici a quattro zampe, sia gli ‘junior’ che i ‘senior’, provengono da altre regioni, alcune limitrofe all’Emilia-Romagna, ‘un aspetto non trascurabile – spiegano dal canile riminese – conferma che nel nostro territorio la pratica dell’abbandono non è molto diffusa in raffronto ad altre aree d’Italia, sebbene anche solo un cane abbandonato sia qualcosa di inaccettabile’.
Il fenomeno dell’abbandono “registra un incremento soprattutto durante i mesi estivi, con l’avvio della stagione delle ferie”.
“Quando si sceglie di allargare la propria famiglia con l’ingresso di un animale in casa dev’esserci dietro una decisione consapevole, accompagnata da una riflessione articolata, sennò il rischio è quello di un ripensamento improvviso che può sfociare in episodi di maltrattamento, violenze e abbandono: bisogna sempre ricordare che davanti noi non abbiamo giocattolini da usare e buttare in base al nostro stato del momento, ma essere viventi che richiedono attenzione, amore e cura costante – spiega l’assessore al Benessere degli Animali del Comune di Rimini, Francesca Mattei –. Per questo, a chi desidera adottare un animale, in particolare se si tratta della prima volta, consiglio di rivolgersi al canile Stefano Cerni che, grazie a una staff competente e con una lunga esperienza alle spalle, è capace di indirizzare al meglio il futuro proprietario, favorendo un legame positivo tra la persona e l’animale”.
“Proprio in questi giorni è stato approvato dalla Commissione della Camera dei Deputati un emendamento per il nuovo codice della strada che alza fino a sette anni la condanna per chi abbandona un animale sulla strada o nelle pertinenze. Gli inasprimenti delle pene, tuttavia, finché non c’è consapevolezza rischiano di riverlarsi poco o solo parzialmente efficaci – aggiunge la Mattei -. Proprio allo scopo di lavorare su una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza sul tema delle adozioni e della cura degli animali, abbiamo inaugurato un Ufficio benessere degli animali, gestito dalla ‘Cento Fiori’, finalizzato a rispondere alle domande dei cittadini e alle segnalazioni (in caso di ritrovamenti, abbandoni…), nonché a promuovere attività formative e controllare che il regolamento regionale sul benessere degli animali venga adeguatamente applicato. Anche il programma ‘MicrocippiAmoli’ che si è appena concluso, realizzato per promuovere l’installazione gratuita del microchip ai propri gatti, è stato pensato allo scopo di arginare il fenomeno dell’abbandono dei mici. Il dispositivo del microchip, come noto, può sicuramente aiutare a prevenire, agendo a monte e a valle”.