Il Comites San Marino incontra l’ANIS

Il Comites San Marino incontra l’ANIS

Il 6 aprile scorso, una delegazione del Comites San Marino ha incontrato l’ANIS.

“La delegazione – si legge in un comunicato congiunto – era composta dal Presidente Alessandro Amadei e dal membro dell’esecutivo Marina Rossi, mentre ANIS era rappresentata per l’occasione da William Vagnini, Segretario Generale e dal funzionario Romina Menicucci (foto).

L’ANIS, ovvero l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese è la più antica nonché la più importante associazione rappresentativa dei datori di lavoro nella Repubblica di San Marino. Nata con l’obiettivo di tutelare e rappresentare il mondo dell’impresa sammarinese, attualmente conta circa 300 imprese associate che occupano circa 6 mila occupati prevalentemente nel settore manifatturiero e di servizi.

Al centro dell’incontro numerose tematiche, in particolar modo quelle che investono il mondo dell’economia a livello generale e specificamente le imprese private. A tenere banco la questione degli ex lavoratori frontalieri oggi in pensione, già oggetto di sollecitazioni e appelli da parte dei rappresentanti del Comites San Marino. I frontalieri rappresentano una risorsa per le aziende del Titano, grazie al loro contributo fattivo e preziosissimo per lo sviluppo e la crescita dell’economia locale. Il lavoro frontaliero presenta tuttavia alcune criticità non ancora pienamente risolte. La doppia imposizione fiscale, ad esempio, rischia di diventare un salasso insostenibile per 2.300 pensionati italiani alcuni dei quali, dopo aver svolto la propria attività lavorativa sul Titano hanno ricevuto dalla Agenzia delle Entrate della Regione Emilia Romagna la richiesta di versare le imposte italiane con sanzioni ed interessi. In questo modo l’Agenzia delle Entrate va a riesumare il principio della doppia imposizione fiscale, quando lo scopo della Convezione bilaterale è proprio quello di evitate fenomeni di doppia imposizione. Un’altra criticità è rappresentata dal diverso trattamento fiscale riservato ai pensionati ex frontalieri del Ponente Ligure e del Ticino che hanno un prelievo fiscale sulle pensioni ridotto al 5%, rispetto al trattamento riservato ai pensionati ex frontalieri di San Marino, a cui viene applicata l’imposta progressiva a scaglioni (l’aliquota del primo scaglione è pari al 23%). Il Presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei ha espresso l’auspicio che quanto prima vengano adottate regole uguali per tutti.

Ad animare il confronto anche l’analisi di alcuni aspetti della recente riforma del mercato del lavoro, ovvero la legge 157 del 2022 che consente anche ai pensionati di lavorare, versando un contributo del 33% a fondo perduto al fondo pensioni. Possibilità che purtroppo è preclusa ai pensionati frontalieri”.

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