Ha detto Fiorenzo Stolfi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, in riferimento ad Alleanza Popolare che ha ritirato la delegazione di governo aprendo la crisi nella Repubblica di San Marino: ‘per questo avevamo detto che si poteva aspettare qualche altro mese, almeno questo risultato lo avremmo portato a casa ‘ .
Il risultato in questione è l’accordo di cooperazione fra Italia e San Marino, magari nella sciagurata versione che Baldassarri e Fini avevano deciso di correre a firmare di gran carriera (‘aereo già prenotato’) nel novembre 2005. Accordo che avrebbe ridotto la Repubblica di San Marino in pratica sic et simpliciter un pezzo del territorio italiano. Un risultato tanto importante, per l’Italia, da giustificare appunto tale trasferta del Ministro degli Esteri Italiano sul Titano. Sì perché
non solo annullava la grande conquista (cassazione della
espressione ‘amicizia protettrice’) di Federico Bigi ottenuta con Aldo Moro, ma riportava San Marino ai tempi di Camillo Benso Conte di Cavour.
Cavour, nell’unificare politicamente la penisola, avrebbe tirato diritto coi suoi bersaglieri se non ci fosse stato, a impedirglielo, Napoleone III.
Bene ha fatto Alleanza Popolare a far cadere il governo se questo è servito per la seconda volta a non sottoscrivere detto accordo nel testo del novembre 2005. Accordo che secondo Stolfi invece andava sottoscritto anche in quella sciagurata versione, come ha ripetuto lui stesso più volte. Addirittura, l’ha ripetuto, Stolfi, l’ultima volta – la più grave anche per una ulteriore ovvia ragione – proprio a
fianco di Baldassarri venerdì 20 giugno, Palazzo della Sums, in Città.