Il governo di San Marino fa quadrato attorno alla Cassa di Risparmio

Il governo di San Marino fa quadrato attorno alla Cassa di Risparmio

Il Governo della Repubblica di San Marino fa quadrato attorno alla Cassa di Risparmio, il primo ed il maggior istituto di credito del Paese che ne ha accompagnato la storia e lo sviluppo.

I quattro Segretari di Stato che hanno partecipato alla conferenza stampa indetta, insolitamente, di domenica, Fiorenzo Stolfi, agli Esteri,
Stefano Macina, alle Finanze, Tito Masi, all’Industria, Ivan Foschi, alla Giustizia, assistiti da una folta delegazione di alti dirigenti della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, guidata dal Direttore Luca Papi, hanno respinto con sdegno e con prove alla mano le stravaganti accuse di riciclaggio del procuratore di Forlì Fabio di Vizio in base alle quali questi ha fatto
sequestrare una somma di danaro prelevata da una sede della Banca d’Italia destinata appunto alla Cassa di Risparmio di San Marino.
Inoltre, in detta conferenza stampa, si è ben distinto il caso attuale da quello di Re Nero. La Cassa di Risparmio – è stato detto – ha operato alla luce del sole e nel pieno rispetto delle norme vigenti che regolano i rapporti fra le banche dei due Stati (accomunati, fra l’altro, dalla moneta unica). Ad

Asset Banca invece è stato contestato, a suo tempo, un eventuale irregolare rapporto con una particolare banca di Forlì (Banca di Credito e di Risparmio di Romagna). Su detta contestazione il Governo di San Marino non si è espresso, lasciando che l’indagine faccia il suo corso ed anzi assicurando da subito la propria collaborazione con la magistratura italiana per far emergere la verità.

Il fatto che tutti e quattro i Segretari di Stato sulla vicenda Cassa di Risparmio si siano espressi all’unisono – benché si sia alla vigilia di una ennesima crisi di governo data ormai per scontata – ed il fatto che le forze di opposizione da un’altra sede subito dopo abbiano assunto una identica posizione, costituiscono la migliore premessa per affrontare la questione in Italia.

Domani il Congresso di Stato, nella consueta riunione settimanale, programmerà gli atti da compiere e le azioni da intraprendere verso il governo italiano e presso la stessa procura di Forlì. Non è escluso l’affidamento di un incarico a un importante studio legale per la tutela degli interessi del sistema bancario e finanziario sammarinese (12 banche e una cinquantina di finanziarie, circa 1000 occupati). Non è esclusa la richiesta di risarcimento dei danni.

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