Il Governo ha già deciso di fare la naturalizzazione

Il Governo ha già deciso di fare la naturalizzazione

Il Segretario di Stato per gli Affari Interni informa che da circa un anno il Governo ed il Patto hanno avviato al loro interno un confronto sul tema della naturalizzazione.
L’intento è quello di presentare in Consiglio Grande e Generale una apposita legge che esplichi  i propri effetti a partire dalla fine delle operazioni di allineamento dei dati del censimento, poiché per effettuare tale allineamento sono in corso i controlli di legge.
Sul nostro territorio sono presenti cittadini stranieri, ed in particolare cittadini italiani, che hanno scelto da molto tempo la nostra Repubblica per la loro vita personale e familiare. Alcuni di questi oggi potrebbero aver maturato anche quasi 40 anni di residenza perché non rientrati nella naturalizzazione del 2000, per non aver avuto all’epoca i trent’anni continuativi richiesti.  
Ogni paese trae vantaggio dall’avere sul proprio territorio persone ad esso legate dalla cittadinanza  la quale, in virtù della naturalizzazione, diviene rapporto esclusivo.
Chi risiede a San Marino da 25/30 anni (o da almeno 15 anni nel caso dei coniugi residenti e non separati di cittadini sammarinesi),  ha indubbiamente instaurato un legame con  il nostro  Stato e la nostra comunità. Un legame ormai divenuto privilegiato rispetto a quello con il paese di provenienza. Alcuni di questi  residenti sono nati e vissuti in territorio fin dalla nascita.
Questo legame costituisce una ricchezza per l’intero sistema. Deve essere rafforzato e diventare esclusivo come riconoscimento di un diritto di  coloro che lo hanno scelto ma anche per il bene stesso della nostra  Repubblica.
Sulla base di questi presupposti,  il Governo ed il  Patto hanno da tempo aperto il confronto sui contenuti della legge di naturalizzazione per valutare se deve  essere identica a quella del 2000 (come propone il PSRS) e  se deve essere  ordinaria o straordinaria.  Si stanno valutando  anche i requisiti per essere naturalizzati  nonché le forme ed i tempi. Inoltre, sono stati acquisiti i dati dall’Ufficio di Stato Civile da cui emerge che il numero più consistente di residenti che avrebbero i requisiti fissati dalla legge del 2000, è rappresentato dai coniugi non separati di cittadini sammarinesi.
Conforta sapere che la sensibilità su tale tema è presente non solo entro i confini del Governo e della maggioranza ma anche in altre forze politiche. Il Segretario AAII confida che ciò possa essere un primo viatico per  giungere ad una nuova legge sulla naturalizzazione in tempi celeri.

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